“Vegliate dunque attentamente su voi stessi,

per amare il Signore, il vostro Dio”

Giosuè 23:11

 “Vegliate, state fermi nella fede,

comportatevi virilmente, fortificatevi”

I Corinzi 16:13

Le piante da frutto devono essere curate in modo appropriato affinché si ottenga un buon raccolto. Lo stesso principio vale per la vita spirituale. Ci sono tanti pericoli che minacciano una pianta. Una pianta sana sarà in grado di proteggersi meglio da questi pericoli e rispondere alle cure del giardiniere.

Ogni credente deve guardarsi da tutte quelle cose che possono distrugge la sua vita spirituale. Cattive abitudini, atteggiamenti sbagliati, amicizie pericolose, pensieri distruttivi e desideri insani devono essere considerate una seria minaccia allo sviluppo spirituale.

Quando i figli d’Israele entrarono nella Terra Promessa, Dio ordinò loro di distruggere le nazioni che vivevano in quel luogo. Questo era il piano di Dio, ma Israele non ubbidì. Di conseguenza, nel tempo gli israeliti furono trascinati nelle stesse malvagie azioni che avevano spinto Dio a giudicare quelle nazioni per mezzo del Suo popolo:  “essi non distrussero i popoli, come il SIGNORE aveva loro comandato;  ma si mescolarono con le nazioni e impararono le loro opere. Servirono i loro idoli, che divennero un laccio per essi” (Salmo 106:34-36). Questa esperienza negativa è un avvertimento per ogni credente. Dobbiamo essere prudenti e non permette a nessuna abitudine nociva o atteggiamento sbagliato di rimanere o formarsi nella nostra vita. L’autore agli Ebrei avverte i figli di Dio a non permettere ad alcuna radice amara (amarezza, odio) di trovare posto e crescere nella loro vita: “vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati” (Ebrei 12:15).  Come le spine che Gesù descrisse nella parabola del seminatore, “quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità” (Luca 8:14), le cattive abitudini e gli atteggiamenti sbagliati possono essere un serio impedimento a diventare quel genere di persona che Dio vuole.

Non possiamo vivere spensieratamente! Essere sereni in Cristo va bene, ma dobbiamo anche avere la consapevolezza del fatto che Satana tenterà di opporsi in ogni modo possibile al nostro progresso spirituale e farà di tutto perché il figliolo di Dio non si arrenda alla guida dello Spirito Santo. L’avversario delle nostre anime non vuole che facciamo di Cristo il supremo e unico padrone della nostra vita. Raccogliamo con molta attenzione l’esortazione dell’apostolo Paolo rivolta agli efesini, quando sotto ispirazione dello Spirito Santo scriveva: “perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira  e non fate posto al diavolo. Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno. Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta. Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo” (Efesini 4:25-32). Dopo l’esperienza di aver ricevuto Cristo nella nostra vita, lo Spirito Santo è diventato il nostro compagno; Egli si aspetta la massima cooperazione per aiutarci a produrre il massimo frutto possibile. Coltiviamo, collaborando col Signore e lo Spirito Santo, abitudini e atteggiamenti che ci aiutano a sviluppare il nostro progresso spirituale.

Dio vi benedica!

Pastore Samuele Pellerito