“Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo” (Efesini 6:11).

Parlando della perseveranza nelle vie di Dio, la Bibbia propone l’immagine di un soldato rivestito della sua armatura che fronteggia il nemico. Cosa significa stare saldi? Significa resistere alle opposizioni per sostenere qualcuno o qualcosa, schierarsi in favore di qualcuno o qualcosa.

Spesso la Bibbia ci incoraggia a resistere contro certe cose. Se siamo cristiani, sicuramente, siamo favorevoli alle cose di Dio e desideriamo fare tutto ciò che è giusto. Rimanere saldi, non cedere, significa ubbidire alla volontà di Dio. Alcune situazioni ci impongono di opporci a qualcosa di sbagliato.

Nella Parola di Dio il credente viene esortato ad indossare l’armatura di Dio. L’armatura era una divisa di metallo indossata per realizzare una protezione massima. Il motivo per cui dovremmo indossare l’armatura di Dio è: “Affinché possiamo star saldi contro le insidie del diavolo”. Non dobbiamo farci imbrogliare dall’avversario!

L’armatura di Dio serve a proteggerci spiritualmente. La corazza è l’onestà, la cintura è la verità, i calzari sono il vivo desiderio di essere testimoni di Cristo, l’elmo è la salvezza e la spada è la Parola di Dio. Restare saldi vuol dire decidere che un atto o un insegnamento cattivo non influenzerà la nostra vita; è mettere in pratica opere o insegnamenti buoni capaci di rafforzare la nostra vita cristiana.

Potremmo illustrare questo tipo di azione con la buona abitudine cristiana di recarsi in chiesa. Quando è il momento di andare ad adorare il Signore, lo facciamo. Non stiamo a pensarci sopra, è una cosa decisa da tempo nella nostra vita e, quindi, una cosa naturale per noi. Alcune situazioni, comunque, richiedono che vi schierate contro qualcosa e

“dopo aver compiuto tutto il vostro dovere, restate in piedi. State dunque saldi” (Efesini 6:13-14).

Nel libro di Daniele leggiamo che il re Nebucadnetsar eresse una statua e ordinò a tutta la gente di Babilonia di prostrarvisi davanti e adorarla. Tre giovani ebrei si rifiutarono di farlo e anche dopo aver saputo che la pena prevista era di essere gettati in una fornace, non cambiarono idea.

“Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re, anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai fatto erigere” (Daniele 3:17-18).

Così furono gettati nella fornace. La loro sorte sembrava segnata: li aspettava una morte certa. Dio, però, non li lasciò morire perché impedì che bruciassero, cosa che stupì fortemente il re e la sua corte. Il re disse:

“Non v’è alcun altro dio che possa salvare in questo modo” (Daniele 3:29).

I giovani avevano preso una posizione, senza preoccuparsi delle conseguenze. Agendo con coerenza e perseveranza, quei tre giovani diedero occasione a Dio di mostrare al re e a tutto il popolo la Sua grande potenza!

La nostra fede deve procedere dal cuore, è necessario sentire il desiderio di servire Dio più di qualsiasi altra cosa. Quando i nostri amici si renderanno contro della nostra coerenza e della capacità di rimanere saldi in ciò che è giusto, ci rispetteranno e saranno consapevoli della potenza di Dio all’opera nella nostra vita. Se qualcosa dovesse indurci a rinnegare anche in parte l’esperienza fatta con Cristo, prendiamo una decisione e rimaniamo saldi in tutto ciò che giusto, buono e gradito a Dio.

Il Signore vi benedica.

Past. Samuele Pellerito