“C’era nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Quest’uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male” (Giobbe 1:1).
Giobbe era un uomo integro!
Integro vuol dire interamente puro e non solo un po’. È fondamentale essere integri. Una purezza parziale non è purezza.
Pensate all’esempio del matrimonio. Immaginate tre mariti: uno fedele tutti i giorni, l’altro infedele tutti i giorni e il terzo fedele nove giorni su dieci. Non si potrebbe lodare il terzo perché è fedele per la maggior parte del tempo. Infatti, in realtà, egli è un marito infedele, proprio come il secondo.
Solamente chi è fedele TUTTI i giorni è un marito fedele. Solo lui è un marito integro.
Essere integro, vuol dire avere lo stesso comportamento giorno dopo giorno, in ogni circostanza.
Tu sei integro nel tuo cuore, nel tuo comportamento e nel tuo parlare? Giobbe era un uomo integro.
Giobbe era anche retto, il che vuol dire che camminava in modo diritto, ovvero, nella giustizia anziché nel peccato. Egli temeva Dio anziché gli uomini e fuggiva il male. Non si può temere Dio senza fuggire il male. Le due cose vanno sempre insieme. Fuggire il male vuol dire non solo non cercare il male, ma fare il necessario per evitarlo. Temere Dio vuol dire volere l’approvazione da parte di Dio, perché si sa che solo da Lui viene la benedizione, anzi, si sa che SOLO LUI è la vera benedizione.
Giobbe era così! Altre persone possono dire la stessa cosa di ognuno di noi? Siamo integri, retti, temiamo Dio e fuggiamo il male? La nostra vita è caratterizzata da un cammino di santità? Camminiamo in santità in ogni campo della vita? “Giobbe faceva sempre così” (Giobbe 1:5). Il suo cammino era sempre lo stesso. Il nostro cammino è sempre lo stesso?
Giobbe era un uomo timorato di Dio, che viveva adorando Dio. Aveva fede nelle vie del Signore, pur sapendo che non capiva quelle vie. Infatti, se dobbiamo capire il piano di Dio per avere pace, non stiamo camminando per fede, bensì per visione. Invece Dio ci comanda di camminare per fede.
“…Giobbe non peccò e non accusò Dio di alcuna ingiustizia” (Giobbe 1:22).
Se vogliamo una vita benedetta, se vogliamo dare gloria a Dio, dobbiamo avere una vita come Giobbe, una vita in cui temiamo Dio e fuggiamo il male, continuando in un cammino giusto e retto, giorno dopo giorno dopo giorno.
Esaminiamoci, per riconoscere se siamo come Giobbe, cioè se siamo persone integre e rette, che temono Dio e fuggono il male. Solamente se vivremo così potremo godere il dono più prezioso di tutti, la comunione con Dio stesso.
Dio ci benedica!
Pastore Samuele Pellerito