Parlandovi gli uni gli altri con salmi inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo” (Efesini 5:19-20).

Ci sono tanti brani che ci insegnano che Dio ci comanda di ringraziare in ogni cosa. Leggiamo solo alcuni di questi brani.
“In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” (1 Tessalonicesi 5:18).
“Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento” (Filippesi 4:6).
E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di Lui” (Colossesi 3:17).

Il punto di questi versetti è chiaro. Dio ci comanda di ringraziare in ogni situazione. Pertanto, è un peccato non ringraziare in ogni situazione. Nello stesso modo in cui commettere adulterio o rubare sono peccati, non ringraziare Dio in ogni situazione è anch’esso un peccato. Non osservare un comandamento ci fa mancare la gioia di Cristo tanto quanto il non osservare qualsiasi altro comandamento. Questo è vero anche per quanto riguarda il comandamento di ringraziare in ogni occasione.

Perciò, a questo punto, è giusto che ognuno di noi esamini se stesso. Noi siamo veramente grati a Dio in ogni situazione? Cioè, possiamo descriverci come persone che ringraziano Dio in ogni situazione? Se la risposta a queste domande è no, allora siamo nel peccato. La mancanza di vera gratitudine verso Dio, e il non abbondare nel ringraziamento è un peccato molto comune, che danneggia moltissimo la vita del credente. Infatti, è per la mancanza di vero ringraziamento che tanti credenti hanno poca gioia.

Un altro comandamento è quello di non lamentarsi. Chiaramente, lamentarsi è il contrario di ringraziare. Perciò, fare una delle due cose rende impossibile fare l’altra contemporaneamente. Una persona che è veramente riconoscente non può lamentarsi, così come una persona che si lamenta non può essere veramente riconoscente. Un versetto che ci comanda di non lamentarci è Filippesi 2:14: “Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute. È chiaro, lamentarsi è un grave peccato, come l’adulterio è un grave peccato, o ancora rubare, o uccidere. Perciò, anche in questo caso, è giusto che ognuno esamini se stesso. Tu, ti lamenti? Quando le cose sono difficili, quando sono pesanti, escono dalla tua bocca dei lamenti? Se è così, allora non stai osservando i comandamenti di Cristo, e per questo non stai dimorando nel Suo amore, e la Sua gioia non sarà in te.

Fratelli, non sprechiamo questa preziosa vita che Dio ci ha dato in Cristo. Viviamo godendo la gioia della nostra salvezza, osservando i comandamenti di Dio, in modo da dimorare nell’amore di Cristo e avere la Sua gioia completa in noi.

Dio ci benedica.

Pastore Samuele Pellerito