Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne” (2 Corinzi 4:16-18).

 
Pensiamo ad un soldato in una guerra. Finché crede nella possibilità di vittoria sarà ben pronto a soffrire e perfino a morire per la gioia della vittoria che tiene sempre nella sua mente. Al contrario, in quei casi in cui un soldato crede che non ci sia speranza, perde il coraggio di combattere e ogni sofferenza lo abbatte. Ricordate che per un soldato la vittoria non è assicurata.

Per un credente in Gesù Cristo, invece, la vittoria è assicurata da Dio stesso, ed è proprio in questo che troviamo la chiave per avere una vita di gioia nonostante le difficoltà. Dobbiamo guardare in avanti, dobbiamo capire che la cosa importante non è come vanno le cose in questo momento, piuttosto, è quello che ci aspetta.

L’Apostolo Paolo soffriva molto durante gli anni del suo ministero, molto di più di quanto la grande maggioranza di noi dovranno mai soffrire, eppure Paolo aveva un’immensa gioia. Questo è perché aveva imparato a guardare avanti.

Paolo ci insegna la prospettiva giusta da avere per la vita. Come un bambino deve imparare a non pensare solo a quello che lo circonda in quel momento, ma piuttosto deve imparare a pensare al resto della vita, così, e molto più, noi che siamo stati salvati per fede in Gesù Cristo dobbiamo pensare alla nostra eternità con Dio. Solo così possiamo affrontare la vita con gioia.

Notiamo che Paolo descrive le sue afflizioni come solo per un momento. Se pensate ad un piccolo bambino cieco che deve subire un intervento doloroso che però gli darà la vista per tutta la vita, nonostante il dolore possa durare qualche settimana, alla luce di tutta la vita quella è una afflizione momentanea. Similmente, ma molto di più, le nostre sofferenze sulla terra, anche se durano anni e anni, non sono nulla in confronto con quanto dura l’eternità. Sono veramente solo per un momento alla luce dell’eternità. Ricordate che non ci sarà alcuna sofferenza o dolore per tutta l’eternità per chi è in Cristo.

Paolo dichiara inoltre che le afflizioni oltre ad essere solo temporanee sono anche leggere. Basta leggere delle sofferenze di Paolo e, usando un metro terreno, diremmo che erano pesanti, ma l’apostolo Paolo non usava un metro terreno. Paolo, essendo cittadino del cielo, usava un metro della sua patria, il metro dell’eternità con Dio. E con quel metro, considerando l’eterno peso di gloria che gli aspettava, e che aspetta ogni vero credente, Paolo poteva giustamente dire che le nostre afflizioni sono leggere.

Infatti, considerare qualcosa leggero o pesante è sempre in base ad un metro. Dire che un dolore è pesante vuol dire confrontarlo con qualcos’altro. Posso dire che sto molto male, ma in confronto a chi ha certe malattie o ferite terribili, il mio male potrebbe essere molto leggero.

Similmente il peso di un’afflizione dipende dal beneficio che produce. Spesso vediamo atleti che ben volentieri spingono i loro corpi al limite per vincere il premio. Per loro il premio vale così tanto che considerano l’afflizione una leggera l’afflizione.

La stessa afflizione se fosse inutile potrebbe sembrare molto pesante. Quindi, il peso di un’afflizione è sempre legato a quello che produce.

Alla luce di questo, quando le nostre afflizioni ci sembrano pesanti, possiamo stare sicuri che non stiamo facendo il paragone giusto.

“Gettando su di Lui ogni vostra sollecitudine, perché Egli ha cura di voi” (1 Pietro 5:5-7). Se tu sei un figlio di Dio, questo brano si applica a te. Dio ha cura di TE, Egli ti cura perfettamente, Egli vuole che getti ogni tua sollecitudine su di Lui perché Egli ha una cura perfetta di te.
Dio sa quello che sta facendo. Dio sa esattamente come curarci ed essendo totalmente sovrano gestisce tutto quello che ci succede.

Grazie a Dio tutto è sotto controllo. Quando abbiamo questa prospettiva, non pensando solo alle circostanze ma alle verità che Dio ci rivela, allora possiamo avere pace nelle prove, e gioia nell’afflizione.

Dio vi benedica.

Pastore Samuele Pellerito