“Avendo dunque un grande Sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo’(Ebrei 4:14).

La vita del credente è fondata sulla fede, ma non si può dare la fede per scontata, perché essa deve essere mantenuta viva.

Voler mantenere la vita e la crescita nell’esperienza cristiana senza nutrire la propria fede, è come voler far funzionare un’automobile senza il carburante. Il potenziale c’è, ma la macchina non può eseguire la propria funzione. Un altro esempio può essere la bicicletta: il ciclista deve continuare a muoversi oppure cadrà.

Riguardo al bisogno di mantenere viva la fede, la Bibbia, attraverso il profeta Habacuc, afferma: “Il giusto vivrà per fede” (Habacuc 2:4). Questa verità ci rivela che la vita spirituale dipende dalla fede viva.

L’apostolo Paolo incoraggia i Colossesi a perseverare nella fede, fondati e saldi, a non essere smossi dalla speranza dell’evangelo, affinché la loro salvezza sia certa: “Se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi, senza essere smossi dalla speranza dell’evangelo che voi avete udito e che è stato predicato ad ogni creatura che è sotto il cielo e di cui io Paolo, sono divenuto ministro” (Colossesi 1:23). Esorta inoltre i credenti di Corinto a vegliare e a stare fermi nella fede: “Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, siate forti” (1 Corinzi 16:13). Sempre l’apostolo Paolo sfida i cristiani di Efeso a prendere lo scudo della fede per poter “spegnere tutti i dardi infuocati del maligno” (Efesini 6:16).

È evidente dunque, il bisogno di avere e di mantenere la fede viva.

Alcuni modi con i quali possiamo mantenere viva la nostra fede sono: una vita di  preghiera, lettura sistematica della Bibbia, rapporti con altri che dimostrano la fede, la testimonianza e l’adorazione di gruppo. Così come una persona ha bisogno di cibo e nutrimento per vivere in maniera sana fisicamente, anche la fede deve essere nutrita ed esercitata per il bene spirituale della persona. Paolo esorta Timoteo a “procacciare la fede” (1 Timoteo 6:11,12) e più avanti lo incoraggia a “fuggire gli appetiti giovanili e procacciare… la fede” (2 Timoteo 2:22).

Mantenendo viva la fede, essa cresce in vitalità ed utilità aiutando il credente ad essere conforme all’immagine di Cristo. Una cosa è certamente utile da ricordare: quanti appartengono a Cristo possono contare sul fatto che Egli intercede per loro, affinché la loro fede non venga meno: “Ma Io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli” (Luca 22:32). Se tutto è sotto il Suo controllo, essi continueranno a crescere “nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo” (2 Pietro 3:18).

Quali effetti si ottengono mantenendo la fede viva?

“Ogni cosa è possibile a chi crede”, esortava Gesù ad un padre disperato in Marco 9:23. Quando poniamo la nostra fiducia in Dio, le possibilità che si aprono davanti a noi sono senza limiti. La fede è la chiave che apre per noi le risorse del cielo. Gesù disse: “Se avete fede… niente vi sarà impossibile” (Matteo 17:20).

Tuttavia la fede non può operare in maniera separata dalla volontà di Dio. Lo spiega Giovanni:  “Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a Lui: se domandiamo qualche cosa secondo la Sua volontà, Egli ci esaudisce” (1 Giovanni 5:14).

Concludo evidenziando che gli effetti della fede sono senza limiti poiché essa attinge alle illimitate risorse del cielo per risolvere le necessità dei credenti che vivono sulla terra. È la fede che dà continuamente grazia alla loro vita e questo malgrado le circostanze  negative, concedendo una pace che va al di là di ogni comprensione umana.

Manteniamo viva la nostra fede!

Dio vi benedica.

 

Past. Samuele Pellerito