‘Vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace’ (Efesini 4:1-3).

Voglio considerare brevemente l’importanza dell’unità nel Corpo di Cristo.

La Chiesa è il corpo di Cristo; Gesù stesso è il capo e tutti coloro che credono in Lui sono le membra. La famiglia è un’immagine della chiesa. I membri di una famiglia hanno bisogno l’uno dell’altro, si prendono cura l’uno dell’altro e possono soddisfare i bisogni reciproci. Essi operano e vivono insieme, piangono e gioiscono insieme, condividono il cibo, il riposo, il denaro, i problemi, persino le malattie. A volte perfino si “scontrano” fra loro anche se, in fondo, si amano veramente, sono uniti nell’amore e pronti a difendersi dal male che esiste nel mondo. La legge dell’amore è della massima importanza nella chiesa, che è la famiglia di Dio e il Corpo di Cristo.

Prima di donare la Sua vita sulla croce, Gesù pregò per quanti avrebbero creduto in Lui e sarebbero diventati parte della Sua Chiesa. La Sua preghiera fu semplice ma profonda: ‘Che siano tutti uno’ (Giovanni 17:21).

L’unità è vitale per lo sviluppo della Chiesa. A volte c’è mancanza di unità nel corpo di una persona. Può accadere, infatti, che un gruppo di cellule rifiuti il controllo del resto del corpo, tanto da crescere rapidamente ed uccidere la stessa persona. È il temuto cancro. La mancanza di unità può uccidere una chiesa!

In quanto membri del Corpo di Cristo, componenti della famiglia di Dio, siamo esortati a vivere, operare ed adorare Dio in piena armonia. Poiché non siamo ancora perfetti, talvolta ci possono essere dei problemi nella chiesa. La mancanza di unità si fa strada in tutti e molto facilmente. L’unità si mostra attraverso l’amore e i credenti sono esortati dalla Parola di Dio ad amarsi reciprocamente, non teoricamente ma realmente: ‘L’amore sia senza ipocrisia… Quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente’ (Romani 12:9-10).

Il rispetto è un modo per mostrare amore. Spesso i giovani non rispettano i cristiani più anziani e questo è sbagliato: ‘Non riprendere con asprezza l’uomo anziano, ma esortalo come si esorta un padre; i giovani, come fratelli’ (1 Timoeo 5:1). Il rispetto è un atteggiamento, e l’amore si deve esprimere facendo del bene ai nostri fratelli in Cristo. ‘Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede’ (Galati 6:9-10).

In che modo possiamo fare del bene? Come prima cosa dobbiamo avere a cuore non solo i nostri interessi, ma anche quelli dei nostri fratelli, soprattutto quando sono deboli nella fede o appena convertiti a Cristo: ‘Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri’ (1 Corinzi 10:24).

La fede dei primi credenti era contrassegnata da un’affettuosa unità e da una compassione pratica. Al pari di Gesù, quando venivano a conoscenza di un bisogno, essi agivano mossi da una compassione e da un amore sinceri. Anche questo dovrebbe essere un obiettivo della nostra vita nella famiglia di Dio: ‘La moltitudine di quelli che avevano creduto era d’un sol cuore e di un’anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva ma tutto era in comune tra di loro’ (Atti 4:32).

Concludo citando alcune affermazioni fatte dall’apostolo Paolo: ‘Se dunque v’è qualche incoraggiamento in Cristo, se vi è qualche conforto d’amore, se vi è qualche comunione di Spirito, se vi è qualche tenerezza di affetto e qualche compassione, rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento. Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri’ (Filippesi 2:1-4).

Facciamo in modo di raggiungere quell’unità che ci permette di essere una chiesa forte e ci mette nella condizione di vedere la Gloria di Dio.

Auguro a tutti voi un buon fine anno e che Dio vi benedica.

Past. Samuele Pellerito