Chi dimora nel riparo dell’Altissimo, riposa all’ombra dell’Onnipotente

Salmo 91:1

“In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all’altra riva». E lasciata la folla, Lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano delle altre barche con Lui. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi Lo svegliarono e Gli dissero: «Maestro, non t’importa che noi moriamo?» Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?»”

Marco 4:35-40

Il credente non deve aver paura perché vive sotto la costante protezione di Dio. Vi sono moltissimi motivi per vivere nella paura. Può capitare che piombino sulla nostra generazione problemi molto gravi che mettono in agitazione la mente e l’animo dell’uomo, come l’instabilità finanziaria, la precarietà sul lavoro, l’insicurezza sociale, ecc… E’ possibile essere liberati dalle paure che gravano così pesantemente sulla nostra vita? Se facciamo affidamento sull’aiuto di Dio, la risposta è un deciso ‘sì’. Così come Gesù ha calmato la tempesta sul lago di Galilea, può placare tutte quelle difficoltà che vorrebbero affondare e distruggere la nostra serenità spirituale e mentale. Il Signore ha il controllo di quel che accade nel mondo ed anche nella nostra vita, proprio come lo aveva del vento e delle onde in quella indimenticabile notte. Le promesse di Dio costituiscono un solido punto di appoggio, indipendentemente da tutte le situazioni che sono intorno a noi.
Considerando l’episodio di Marco 4:35-41, osserviamo che fu Gesù a portare i suoi discepoli in mezzo alla tempesta. Ogni navigante s’informa sulle condizioni del vento prima di andare per mare. Gesù sapeva quel che stava per avvenire, ma, nonostante ciò, fece salire sulla barca i Suoi discepoli. Dal testo comprendiamo che la situazione divenne insostenibile, quando ‘la gran bufera di vento’ riempiva di acqua la banca che, da lì a poco, sarebbe affondata. Quando si rivolsero a Gesù, la Sua parola autorevole fermò il vento e calmò il mare. Insomma, la barca dove è presente Gesù il Signore non può affondare.
Il Salmo 91 è la testimonianza della sicurezza che può provare soltanto chi confida in Dio. L’autore illustra quanto siano imprevedibili le situazioni della vita, segnata da pericoli palesi e nascosti. Vi sono insidie che incombono sul credente in pieno giorno e altre che stanno in agguato nell’oscurità della notte, ma sopra ogni cosa c’è il Signore. ‘Certo Egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale’ (Salmo 91:3). Il salmista parla del laccio del cacciatore, un’immagine che descrive molto efficacemente la pericolosità di certe tentazioni. Che cosa fare per sfuggire al laccio dell’avversario? La risposta che troviamo e’ rassicurante: ‘EGLI TI LIBERERÀ!’ Il salmista parla anche di ‘peste’. La parola peste, tradotta dall’originale, ha un senso molto più ampio e si riferisce a qualsiasi grave minaccia come la malattia, la carestia, eserciti nemici, ecc… Anche se queste cose dovessero colpire il popolo di Dio, il Signore sarà sempre il suo liberatore. Dio non esaudisce tutti i nostri desideri, ma mantiene tutte le Sue promesse. ‘Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in Lui; perciò pure per mezzo di Lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio’ (2 Corinzi 1:20). La Sua fedeltà è la nostra protezione contro ogni tipo di attacco esterno.
Il Signore ci protegge anche dagli attacchi provenienti da noi stessi, le nostre ansie e i nostri timori. Confidare è la parola chiave che troviamo in Isaia 26:4: ‘Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sì, il Signore, è la roccia dei secoli’. Confidare vuol dire avere la certezza di essere sani e salvi. Confidare implica un affidarsi assoluto e costante, avere fiducia in ogni occasione, scegliendo ciò che ci tiene vicini a Lui piuttosto di quel che ce ne separa. Rimanere fermi nei sentimenti e quindi la conseguente pace e tranquillità, derivano direttamente dal fondare la propria intera vita in Dio senza dubitare. Molto spesso incontriamo difficoltà davanti alle quali potremmo pensare di essere da soli e di non farcela. Non dimentichiamo Chi ha promesso di essere con noi. ‘Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente’ (Matteo 28:20).
Non dubitiamo della fedeltà del Signore, neppure se dovessimo trovarci nella peggiore tempesta. Dio ha promesso di essere con noi e di aiutarci ogni volta che siamo in difficoltà, e questo ci rende sereni e fiduciosi.
Dio vi benedica!

Pastore Samuele Pellerito