“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi

amatevi gli uni gli altri”

(Giovanni 13:34)

“Fino alla vostra vecchiaia io sono, fino alla vostra canizie io vi porterò; io vi ho fatti, e io vi sosterrò;

sì, vi porterò e vi salverò”

(Isaia 46:4)

 Leggendo la Bibbia ci rendiamo subito conto dell’amore di Dio per noi:  “in questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (I Giovanni 4:10). Non c’ amore più grande di quello di Dio. Egli ci ha amato al punto da dare Suo Figlio. Gesù non è morto per i Suoi amici ma per i Suoi nemici. Può esserci amore più grande di questo? “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). In Luca 15:11-24 leggiamo la storia narrata da Gesù di quel giovane che rovinò la sua vita e dissipò il denaro del padre. Un giorno questo giovane tornò a casa e suo padre era lì ad aspettarlo. Il genitore vide il proprio figlio da lontano, così prima che raggiungesse la casa, gli corse incontro, lo abbracciò e nonostante tutto, si rallegrò perché suo figlio, alla fine, era tornato a casa. “Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò…… questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato”.

Perché Gesù  raccontò questa storia? Perché voleva che sapessimo ciò che Dio prova per tutti.

Dio non ama solo i “belli” i “puliti” o coloro che cercano di essere buoni, poiché Egli è amore! Si racconta la storia di un pastore che si chiamava John. Alcuni giovani iniziarono a frequentare le riunioni nella sua chiesa; essi vestivano in un modo che John non gradiva. Egli permetteva loro di entrare in chiesa per le riunioni, ma in cuor  suo, non li amava veramente; erano troppo diversi da lui! Un giorno mentre stava pregando, lo Spirito Santo gli disse: “John, tu non ami veramente questi giovani. Tu ami solo coloro che ritieni uguali a te. Tu ami solo quelli che sono come te”. John fu sorpreso da questa riprensione e rimase in ginocchio a pregare per molto tempo. Non voleva ammettere di non amare tutti, ma dovette convenire che quella era la verità: egli non amava quei giovani. John permise a Dio di cambiare il suo cuore e cominciò ad accogliere veramente quei giovani; insegnò lorola Paroladi Dio ed essi portarono anche i loro amici. Tutti loro si sentivano amati ed accettati dalla chiesa.

Vedendo la luce di Dio in noi, la gente sarà attratta a Gesù:  la Lucedel mondo. Notando il nostro vero amore, le persone saranno attratte a Dio che è amore; notando le buone opere che compiremo, attraverso di esse le persone sapranno che Dio è in noi e Lo glorificheranno. “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:16). Non è facile essere come Dio, non lo era neanche per Gesù quando ERA SULLA TERRA. Non sempre saremo entusiasti all’idea di fare “due miglia” come è scritto: “se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due” (Matteo 5:41), ma se lo faremo, mostreremo l’amore Del Padre.

Quando lo Spirito Santo ci trasforma, il nostro servizio può cambiare la vita di altri: l’amore vero è potente ed attivo. Chi è pronto a soccorrere i bisognosi, ne sarà anche attratto, perché l’amore di Dio abbonda nei cuori di quanti aiutano i bisognosi.

Concludo la meditazione riassumendo tutto il concetto con le parole dell’apostolo  Giovanni: “Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità” (I Giovanni 3:18).

Facciamo la nostra parte per mostrare il vero amore che Dio ha sparso nei nostri cuori.

Dio vi benedica!

Pastore Samuele Pellerito