‘Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove’ (2 Corinzi 5:17).

Quando i figli sono adulti, i genitori non tendono a ricordare unicamente i tempi difficili della loro infanzia. Tutte le difficoltà incontrate nell’allevarli sono dimenticate: notti insonni, malattie infantili e qualunque altro momento difficile. Resta solo il ricordo di una famiglia unita e affettuosa.

Di solito, perfino bambini particolarmente difficili, sono ricordati con affetto, come fossero angioletti. E’ cosi che Dio vede i credenti? Ha una visione offuscata dal tempo e dai sentimenti? Assolutamente No!Dio ha un’immagine incorruttibile e assoluta del bene. Ci chiama “Santi”, “Figli”, “Sacerdoti”. Cosa vede di noi in realtà? Quando Dio guarda i credenti vede esattamente quello che sono. Vede le loro caratteristiche naturali ma vede anche la loro vecchia e peccaminosa natura umana che determina la necessità di una continua lotta.Dio vede eccellenti propositi che troppo spesso, all’atto pratico, ottengono risultati inferiori all’aspettativa.

Dio vide la fede di Noè che cercava di sopravvivere al diluvio, ma vide anche il suo stato di ebbrezza “Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna e bevve del vino; s’inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda” (Genesi 9:20-21).

Osservò Davide che componeva memorabili salmi di lode e di adorazione, ma lo vide sedotto da Beth-Scheba (II Samuele 11); vide l’immensa fede di Mosè, ma lo vide anche percuotere il sasso nella sua ira “E Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il suo bastone due volte, e ne uscì acqua in abbondanza; e la comunità e il suo bestiame bevvero. Poi il Signore disse a Mosè e ad Aaronne: «Siccome non avete avuto fiducia in Me per dar gloria al Mio santo nome agli occhi dei figli d’Israele, voi non condurrete questa assemblea nel paese che Io le do” (Numeri 20:11-12).

Non mancò di osservare quando Pietro Lo rinnegò(Luca 22:54-62) e nemmeno l’atteggiamento impaziente di Paolo davanti a Marco (Atti 15:37-40). Quale dei dodici apostoli seppe dar prova di assoluta lealtà a Cristo nel momento più critico del Suo ministero terreno? Nessuno. Gesù si trovò completamente solo “«…ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli l’abbandonarono e fuggirono” (Matteo 26:56).

Imperfetti e corruttibili, ma santi!

Dio vede ognuno di noi chiaramente come per le persone di cui leggiamo nella Bibbia. Se le nostre vite fossero documentate dettagliatamente si rileverebbe la presenza di problemi simili ai loro. Quando Dio ci definisce santi (anche quando noi non ci sentiamo e non ci comportiamo come tali) non ha un’immagine distorta di noi ma vede il risultato finale di un’evoluzione la cui causa è perfetta ed il cui effetto è garantito.
Dio non ha limiti di tempo, vale a dire che non ha bisogno di approfondire le Sue conoscenze. Egli conosce la fine (quindi i risultati) fin dall’inizio.

Forse qualche volta ci siamo chiesti: “qual è il vero me stesso?”, “qual è il pensiero di Dio nei miei confronti?”, “sono davvero il credente di cui parla la Bibbia o sono la persona che intuisco di essere?”, “sono mite o litigioso?”, “coraggioso o debole?”, “paziente o aggressivo?”.

Alcuni credenti parlano del fatto di essere “in Cristo” e sembra un linguaggio assolutamente immaginario, eppure è la Bibbia stessa che rivela e definisce tale posizione “ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato” (1 Pietro 2:9).
E’ possibile, come credenti, rispondere positivamente alle aspettative divine. Possiamo essere certi del successo finale perché Cristo Gesù ha vinto il peccato ed il Suo potere in noi può trasformare tutto ciò che davanti a Dio si presenta male in bene.

“E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella Sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito” (2 Corinzi 3:18).

Adoperiamoci affinché come Gesù possiamo affermare: “chi vede Me, vede Colui che Mi ha mandato” (Giovanni 12:45).
Viviamo per essere graditi al nostro Dio!

Dio vi benedica.

Past. Samuele Pellerito