“Poiché Io conosco i pensieri che ho per voi’, dice l’Eterno, ‘pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza” (Geremia 29:11).

A partire da questo mese voglio parlare dello sviluppo della nostra personalità. Uno dei propositi è di ricercare in Dio la Sua immagine. Questo meraviglioso proposito avrà la sua massima espressione quando la nostra personalità sarà pienamente sviluppata in Lui. Di tutti i beni che Dio ci ha affidato, quello della personalità è certamente il più prezioso perché esso rende l’uomo la corona della creazione, il capolavoro di Dio.

La personalità umana si compone di tre parti: l’intelletto, la volontà e le emozioni. Abbiamo bisogno di sviluppare correttamente ciascuna di queste componenti allo scopo di arricchire il nostro intelletto, rafforzare la nostra volontà ed indirizzare le nostre emozioni alla gloria di Dio.

Brevemente voglio trattare la prima parte della nostra personalità: l’intelletto. L’intelletto, o la mente, è ciò che rende l’uomo un essere capace di pensare, capire, immaginare. L’uso improprio che l’uomo fa del suo intelletto è una delle cause maggiori delle malattie e delle ingiustizie presenti nel mondo. Usato propriamente, l’intelletto può essere un mezzo di grande benedizione per l’umanità. Per questa ragione è necessario esercitarlo in modo adeguato per raggiungere il pieno sviluppo e piacere a Dio: ‘E vi siete rivestiti dell’uomo nuovo che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di Colui che l’ha creato’ (Colossesi 3:1).

Uno dei modi in cui si può esercitare l’intelletto è pensare. In effetti, il pensare è l’attività principale dell’intelletto. I pensieri di un uomo determinano il suo carattere. Infatti la Parola di Dio afferma: ‘Come pensa nel suo cuore, così egli è’ (Prov. 23:7). Per questa ragione Dio desidera che pensiate a ciò che è buono e a ciò che Gli è grato: ‘Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri’ (Filippesi 4:8).

Ma come realizzarlo praticamente? Ci sono due cose da fare.

1) È necessario nutrire correttamente la mente. La mente può funzionare bene, cioè pensare a cose buone, solo se viene nutrita da buoni pensieri. I cattivi pensieri sono per la mente quello che il veleno è per lo stomaco.La Bibbia, Parola di Dio, è il miglior cibo che si può provvedere per la nostra mente: ‘L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio’ (Matteo 4:4).

Il pensiero espresso nella Bibbia è il pensiero di Dio stesso; quale cibo migliore? “Infatti i Miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le Mie vie’, dice il Signore. ‘Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le Mie vie più alte delle vostre vie, e i Miei pensieri più alti dei vostri pensieri” (Isaia 55:8-9).

Lo Spirito Santo è un’altra fonte di buon cibo per la mente. Se si presta attenzione alla Sua guida, specialmente in preghiera, s’imparano preziose verità che aiutano la mente a crescere in modo sano. Frequentando con assiduità le riunioni di culto, si potrà ascoltare la predicazione dell’evangelo e così arricchire la mente con pensieri santi: ‘Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre’ (Giac. 1:21).

Anche le conversazioni cristiane risultano una fonte di buoni pensieri. Non a caso Dio ha messo nel cuore dei Suoi figli l’istinto di tenersi lontani da chi possa suggerire loro cattivi pensieri: ‘Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori, ma il cui diletto è nella legge del Signore, e su quella legge medita giorno e notte’ (Salmo 1:1-2).

2) Disciplinare la mente. Quando si accetta Gesù come personale Salvatore, si riceve una nuova mente predisposta a nutrire buoni pensieri. Tuttavia nonostante la nostra buona volontà ci accorgiamo che è molto duro pensare sempre ciò che è buono. Ogni credente sincero prima o poi se ne renderà conto. Spesso questi pensieri sono generati dai nostri desideri ma qualche volta sono originati da Satana che li introduce nella nostra mente. Gesù però superò la prova (Luca 4:3-9), e anche noi possiamo superarla perché abbiamo la mente di Cristo: ‘Or noi abbiamo la mente di Cristo’ (1 Cor. 2:16).

Quando vi trovate ad affrontare cattivi pensieri, ricordate quanto sto per dire, potrebbe tornarvi utile.

1. Non trattenete i pensieri cattivi nella mente. Qualcuno ha detto: ‘Non posso impedire agli uccelli di volare sopra la mia testa, ma posso impedirgli di costruirci il nido’;

2. Pregate Dio chiedendoGli di aiutarvi a superare i cattivi pensieri;

3. Pensate a qualcosa di buono (vedi Filippesi 4:8);

4. Citate versi della Bibbia che si oppongono a ciò a cui state pensando;

5. Cantate un canto cristiano che suggerisca buoni pensieri nella vostra mente.

Concludo dicendo che come credenti abbiamo la responsabilità di raggiungere la piena maturità intellettiva: ‘Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della Parola di giustizia, perché è bambino; ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male’ (Ebrei 5: 13-14).

Dio vi benedica.

Past. Samuele Pellerito