‘Crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A Lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen’ (2 Pietro 3:18).

Cari fratelli, Questo mese voglio parlarvi di un argomento di estrema importanza: la crescita spirituale.

Infatti, per adempiere efficacemente il ‘Grande mandato’ di Gesù, è necessaria la crescita spirituale dei credenti. Alcuni credenti, anche dopo molti anni di fede, restano dei ‘neonati’ spirituali. Questo non è nel piano di Dio, il quale desidera che ogni Suo figliuolo cresca e diventi maturo al punto di raggiungere ‘l’altezza della statura perfetta di Cristo’ (Efesini 4:13).

Uno dei principi fondamentali della crescita, per raggiungere quel livello di maturità che Dio si aspetta, è la santificazione, che ci permette di essere appartati per Dio e separati dal mondo.

Maturando nel nostro cammino cristiano, attraverso lo studio della Parola di Dio, la preghiera, la meditazione, l’adorazione privata e comunitaria e la manifestazione pratica del nostro amore per gli altri, il Signore ci conduce verso una vita di santità. La santità di cui parla la Bibbia può essere riassunta nei concetti di separazione e consacrazione.

Dio ci chiama ad essere separati dal mondo per essere consacrati a Lui. Egli ci vuole dedicati, separati per il Suo servizio. In Romani 12:1 leggiamo: ‘Presentate i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio’. Questa è la consacrazione, l’aspetto positivo della santificazione, e solo Dio può aiutarci a realizzarla per vivere in modo integro, come fece Cristo.

Per essere consacrati a Dio, dobbiamo essere separati dal mondo. In 2 Corinzi 6:14-16 leggiamo: ‘Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: ‘Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo’’.

Il messaggio è che la vera comunione non può esistere fra un credente e un non credente. La base per la creazione di una società fra credenti e non credenti è molto fragile.È importante notare l’affermazione fatta dall’apostolo Paolo: ‘Non vi mettete con’, ‘Un giogo che non è per voi’, ‘Quale comunione fra la luce e le tenebre’. La Parola di Dio esorta i figlioli di Dio a non contrarre stretti rapporti con i non credenti. Parlo di stretti rapporti come il matrimonio o accordi che ci portano ad avere stretti contatti.

Spesso infatti ci troviamo ad avere contatti con persone che non hanno fede in Dio: questo è il posto in cui Dio ci vuole, perché queste sono le persone a cui dobbiamo parlare di Cristo. Il segreto per essere figlio di Dio in un mondo malvagio, è vivere in comunione con Dio. Ricordiamo che viviamo nel mondo, ma siamo cittadini del cielo: ‘Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore’ (Filippesi 3:20). Si può stare a contatto con i non credenti senza essere come loro!

Si racconta che un uomo notò qualcosa di diverso nella vita di un suo nuovo vicino. Quando gli chiese cosa lo rendeva così diverso dagli altri, il vicino di quell’uomo rispose che aveva accettato Gesù come suo personale Salvatore e aveva consacrato la sua vita al Signore. Grazie a questa semplice testimonianza del vicino, quell’uomo accetto anch’egli Gesù nella sua vita.

Se permettiamo allo Spirito Santo di guidare la nostra vita, saremo così vicini a Dio che, anche senza dirlo, ogni persona si accorgerà che siamo figli di Dio. La vita di molte persone che ci circondano potrà essere cambiata, se viviamo una vita veramente consacrata a Dio e separata dal mondo! Che il Signore ci aiuti ad essere dei veri testimoni dell’evangelo.

Dio ci benedica.

Past. Samuele Pellerito