“Dio è amore “
(I Giovanni 4:8)
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”
(Giovanni 15:12)
L’amore è la caratteristica più importante del frutto spirituale. Gesù senza dubbio si riferiva a questo quando disse ai Suoi discepoli: “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:34-35).
Di che amore stava parlando? Ci sono almeno tre tipi di amore, tra i quali l’amore “agape”, una parola greca che significa “amore altruista; amore sincero e continuo”, come l’amore di Dio per l’umanità descritto in Giovanni 3:16.
In I Corinzi 13:13 si legge: “Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore”. L’amore agape è eterno! I Corinzi 13: “L’amore non verrà mai meno”. I Colossesi manifestavano il frutto dello Spirito Santo. L’apostolo Paolo sentì parlare del loro amore mentre era in prigione a Roma, da Epafra un credente di Colosse impegnato nell’opera di Dio. Due volte Paolo fa menzione del loro amore “agape”: “Noi ringraziamo Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, pregando sempre per voi, perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi” (Colossesi 1:3-4).
Dal momento che i credenti di Colosse manifestavano l’amore agape, Paolo sapeva che erano candidati a produrre un abbondante frutto dello Spirito; ecco perchè li esorta così: “camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio” (Colossesi 1:10). Questo è amore in azione! Anche se nella chiesa di Colosse si manifestava chiaramente questo amore, l’apostolo Paolo ricordò ugualmente loro l’importanza che trasparisse in tutte le azioni: “Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione” (Colossesi 3:12-14). Rivolgendosi ai credenti della chiesa in Efeso, il Signore Gesù li loda per il loro impegno nella Sua opera, per la loro sana dottrina e per la loro perseveranza ma la loro apparente e profonda devozione, il loro buon lavoro, la loro ottima dottrina e la loro costanza sono inutili senza l’amore agape. “Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi” (Apocalisse 2:4-5).
L’amore agape è la cosa più importante che un credente può offrire alla fratellanza e a quanti non hanno ancora accettato Cristo nella loro vita: è la cosa più importante che la chiesa può offrire a Dio.
Senza amore, muore tutto e rimane solo la routine, il formalismo, l’intolleranza e l’indifferenza.
L’amore agape è sincero, è fervente, è grato, è pronto a qualunque sacrificio. Maria di Betania nutriva un amore santo e totale per il suo Redentore. La sua storia è raccontata in Giovanni 12:1-8. Questa non badò all’alto costo del suo profumo pregiato e ne unse i piedi di Gesù. Il suo gesto di profonda devozione è un esempio per noi. Maria diede a Gesù il meglio che aveva perché desiderava mostrare il proprio amore agape al suo Redentore.
Non posso fare a meno di menzionare l’esempio perfetto di amore agape offerto da Gesù verso tutti noi.
Concludo con queste parole incoraggianti di un noto studioso della Bibbia: “Considerate l’amore di Cristo e Lo amerete. Come uno specchio vivente, riflettete il carattere di Cristo e sarete trasformati alla Sua immagine, di tenerezza in tenerezza. Non c’è un altro modo per realizzarlo. Non potete ordinare all’amore di dimorare in voi. Però potete guardare al carattere unico di Gesù e alla Sua vita perfetta. Contemplando il Suo grande sacrificio, considerando il modo in cui abbassò se stesso e depose la Sua vita sulla croce del Calvario, non potrete fare a meno di amarlo. Amandolo diventerete come Lui”.
Dio aiuti tutti noi a nutrire buoni sentimenti verso la fratellanza.
Dio vi benedica!!
Pastore Samuele Pellerito