‘Io sono debitore verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti; così, per quanto dipende da me, sono pronto ad annunciare il vangelo anche a voi che siete a Roma’ (Romani 1:14-15)

La Chiesa è costituita da persone chiamate da Dio per annunciare il messaggio della salvezza a tutti i popoli. Essa è una comunità di persone che adora il Signore ed ha una missione da compiere. La missione della chiesa è riassunta nelle parole di Gesù che sono definite il Suo Grande Mandato: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli….”.

Ogni generazione ha la responsabilità di proclamare al mondo la verità. E’ compito di tutti i credenti mostrare al mondo che la Bibbia è valida anche oggi. “Andate”, è un comando preciso che chiama all’azione. Gesù non attese che il mondo si recasse da Lui, ma cercò e trovò i perduti. Gesù disse a Zaccheo il pubblicano che riscuoteva le tasse

“Il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto” (Luca 19:10).

La Chiesa ha ricevuto chiare direttive per evangelizzare i perduti. In primo luogo deve “andare” con autorità. Non si tratta di un autorità propria e nemmeno delegata, ma dell’autorità che consegue dalla divinità di Cristo.

“Perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi” (Matteo 7:29).

La chiesa deve “andare con uno scopo” che è quello di predicare L’evangelo con l’obiettivo di fare discepoli, battezzarli e istruirli.

La Chiesa deve “andare con un messaggio”; non con uno proprio ma con quello del vangelo.

Come dev’essere il messaggio da predicare?

  • Cristocentrico”, ovvero centrato su Cristo. L’apostolo Paolo attribuì il merito del suo successo tra i Corinzi al fatto che non aveva predicato altro che “Gesù Cristo e lui crocifisso” (I Corinzi 2:2). Il cuore del messaggio predicato deve essere l’annuncio della morte, della risurrezione e dell’imminente ritorno di Cristo.
  • Centrato sulla Bibbia”: la Parola di Dio è la base della verità cristiana.
  • Centrato sull’eternità”. Tutti gli uomini affronteranno il problema dell’eternità: “Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27). La vita terrena è una preparazione per l’eternità.

La Chiesa deve sentire l’urgenza di agire. Gesù disse ai Suoi discepoli

“Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare” (Giovanni 9:4).

“E diceva loro: «La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse. Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi” (Luca 10:2-3);

Gesù, quando inviò i 70 discepoli a predicare la Buona Notizia disse di pregare per gli altri operai e poi aggiunse “andate”.

Quando preghiamo il Signore che mandi operai nel Suo campo, non dobbiamo sorprenderci se sceglie proprio noi. Evangelizzare è annunciare la salvezza di Dio affinché i perduti vengano liberati dal peccato e ricevano una nuova vita in Cristo. Tutti i credenti hanno una parte nel piano divino per la redenzione dell’umanità.

Dobbiamo fare ogni sforzo per offrire al mondo l’opportunità di conoscere il Signore. Rispondiamo, come Isaia al grande mandato del Signore con un cuore disponibile e riconoscente: “Eccomi, manda me!

Dio vi benedica.

Pastore Samuele Pellerito