‘Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il carisma che ha ricevuto, lo metta al servizio degli altri’ (1 Pietro 4:10).
Cari fratelli,Questo mese voglio considerare i risultati che si ottengono nella chiesa quando svolgiamo il nostro servizio.
È naturale voler vedere i risultati delle proprie fatiche. Ogni credente desidera sentirsi dire dal maestro: “Va bene, buono e fedel servitore” (Matteo 25:23). La chiesa non fatica invano. Il nostro servizio produce risultati meravigliosi.Una chiesa impegnata nel servizio è una chiesa che cresce. Abbiamo considerato più volte che il servizio della chiesa rivolto a sé stessa ha lo scopo di edificare i credenti. Perché vi sia una crescita spirituale i credenti devono essere coinvolti nel servizio.
Si impara a pregare pregando. Si impara a testimoniare testimoniando. Il coinvolgimento genera fiducia. Ad esempio, se in chiesa viene fatto uno studio sull’evangelismo personale e il pastore dice: “Domani andremo per le strade della città a mettere in pratica ciò che abbiamo studiato”, i credenti cresceranno spiritualmente. Provare la gioia di parlare di Cristo ai perduti fa crescere la fiducia e spinge ad evangelizzare ancora di più.Quando un credente serve il Signore, il suo cuore si riempie di Cristo. La sua vita diventa piena di significato.
Una comunità con credenti che svolgono il proprio servizio e ministrano dipendendo dallo Spirito Santo, è una chiesa piena di vitalità. Mentre prega per ricevere maggior potenza spirituale, sperimenta la presenza di Dio ed anche una crescita numerica.
Nel libro degli Atti vediamo che il popolo serviva, la parola veniva predicata con franchezza, la gente ascoltava il messaggio ed altri si aggiungevano alla comunità: “Quelli dunque i quali accettarono la sua parola, furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone” (Atti 2: 41). Anche oggi la chiesa cresce. Una comunità spiritualmente in salute è una comunità che cresce!
Partecipare attivamente al ministerio della chiesa genera una vera soddisfazione. Il credente che serve il Signore è in armonia con sé stesso, il suo prossimo e Dio. Questo genera un senso di soddisfazione. La soddisfazione che viene dal servire Dio ha un valore eterno. In 2 Corinzi 4:18 leggiamo: “mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” La soddisfazione spirituale è un risultato eterno del servizio a Dio.
C’è grande gioia nel servire Gesù. I credenti sperimentano gioia anche quando vedono il frutto delle loro fatiche.Salmo 126:5-6: “Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni”.
Il servizio svolto nella chiesa può essere paragonato ad un’orchestra sinfonica. I credenti non suonano tutti lo stesso strumento, perché c’è bisogno della varietà per raggiungere i risultati desiderati. Alcuni hanno un’ampia parte da suonare, ad altri toccano interventi di minore durata ma il risultato complessivo non sarebbe soddisfacente se non si udisse il suono di tutti. Il nostro direttore, lo Spirito Santo, deve avere il controllo totale dell’orchestra ed ogni strumento deve essere accordato, altrimenti si sentiranno dissonanze e stonature.
Quando ogni membro della chiesa è impegnato nel servizio che Dio gli ha affidato, c’è una bella armonia che edifica tutti.
Efesini 4:16: “Tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare sé stesso nell’amore.”Che il Signore ci aiuti a mettere in pratica i consigli che ci vengono dati dalla Sua parola.
Dio vi benedica!
Past. Samuele Pellerito