“Tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio” (Ebrei 12:2)

Un rapporto vivo con Gesù Cristo produrrà il desiderio di crescere nella fede. Osservate la richiesta dei dodici apostoli di fronte all’esempio del perdono amorevole di Gesù: “Aumentaci la fede!” (Luca 17:5). I dodici si resero conto che per aver il tipo d’amore richiesto da Dio e la compassione di cui parlava Gesù, era necessaria una capacità spirituale maggiore; occorreva loro una fede più grande per fare ciò che Dio comandava. La fede, infatti, è suscettibile di crescita e di sviluppo, per questa stessa ragione si può ragionevolmente parlare di “gradi di fede”.

Spesso ci troviamo in situazioni che richiedono una fede più grande di quella che possediamo, ma camminando con il Signore in amore ed ubbidienza, il nostro rapporto crescerà e la nostra fede aumenterà. La preghiera costante e sincera e la comunione con Lui, porterà ad una fede più grande e alle risposte a situazioni che sembrano impossibili.

“Egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si può fare uscire in altro modo che con la preghiera” (Marco 9:29).

Possano le nostre preghiere avere l’intensità di quel padre bisognoso che disse “io credo; sovvieni alla mia incredulità!” (Marco 9:24).Se la fede è vivente e dinamica, questa, cresce e matura.

La “fede debole” è tipica dei neonati spirituali ma Dio s’aspetta che i Suoi figlioli giungano ad un alto grado di fede e alla maturità spirituale. La fede “debole” rende il credente spiritualmente inefficace ed incapace di portare avanti l’opera di Cristo. La carenza di fede apre le porte al dubbio e spinge a comportamenti incostanti. L’incostanza della fede debole porta ad affermare: “ora mi fido!” ed in altri momenti “ora non mi fido!”.

Un esempio di grande fede è quello di Abramo. Sebbene anziano e con la moglie in condizioni di non poter avere più figli, egli credette alla promessa che Dio gli avrebbe dato un figlio. Nonostante gli ostacoli, Abramo continuò a credere in Dio perché aveva una fede matura. Tale fede lo rese capace di essere “pienamente convinto” che ciò che Dio aveva promesso l’avrebbe mantenuto:

“egli (Abramo), sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent’anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo” (Romani 4:18-21).

La fede matura aspetta fino alla risposta. Lo scrittore agli Ebrei descrive ulteriormente la fede quando invita tutti i credenti ad accostarsi a Dio: “con piena certezza di fede” (Ebrei 10:22).

Ogni credente sperimenta vari gradi di fede nell’arco della sua esperienza cristiana. La maggior parte di noi ha attraversato delle circostanze che ci hanno scossi per un momento, circostanze alle quali abbiamo poi risposto con fede.Al di là delle nostre esperienze passate possiamo essere certi che la nostra fede sarà provata. La fede che supera la prova è una fede che dimostra vitalità. La prova della fede è ciò che il fuoco è per l’acciaio. Il calore del fuoco rafforza l’acciaio, la prova invece sviluppa la forza e la resistenza nei cristiani.L’apostolo Pietro dice che lo scopo della prova è quello di dimostrare la genuinità della fede e Dio permette che siamo provati per insegnarci a confidare in Lui completamente. Imparando ad appoggiarci a Lui per tutti i nostri bisogni, il nostro amore nei Suoi confronti cresce e la fede aumenta. La prova serve a rendere la fede più forte e resistente e Dio, per realizzare questo, si serve di ciascuna esperienza della nostra vita.

Ogni cosa è possibile a chi crede” (Marco 9:23), esortava Gesù ad un padre disperato. Quando poniamo la nostra fiducia in Dio, le possibilità che si aprono davanti a noi sono senza limite.La fede è la chiave che apre per noi le risorse del cielo, Gesù disse “se avete fede…nulla vi sarà impossibile” (Matteo 17:20).

Manteniamo un rapporto vivo con Gesù: ci aiuterà a maturare la nostra fede.

Dio ci benedica.

Past. Samuele Pellerito