‘…E finché cercò il Signore, Dio lo fece prosperare’ (2 Cronache 26:5).

Cari fratelli,

Questo mese voglio incoraggiarvi a cercare di più il Signore, perché solo in Lui possiamo ricevere aiuto, forza e benedizioni.

L’ambizione è senza dubbio una delle caratteristiche principali della società moderna; la maggior parte degli uomini è alla continua ricerca di affermazione nel campo professionale e, spesso, il raggiungimento di tale obiettivo avviene a danno di qualcun altro che, nella stessa affannosa ricerca, ha fallito nelle sue aspettative.

La Bibbia, invece, contrariamente al pensiero comune del mondo, ha sempre dimostrato che il raggiungimento di obiettivi importanti è sempre avvenuto con la cooperazione; ed è meraviglioso constatare che, in questo legame, se da una parte si sono succeduti uomini diversi in epoche storiche diverse, dall’altra parte c’è sempre stato Colui che ha reso possibile ogni successo spirituale e materiale: DIO.

La storia del re Uzzia si può commentare e considerare proprio sulla base del verso preso in considerazione. La Bibbia ci dà diverse indicazioni su questo re, descrive meravigliosamente le sue imprese e le sue prodezze, su come Dio lo aveva fatto diventare molto potente, su quanto fosse numeroso il suo esercito, tanto che la sua fama raggiunse paesi lontani.

Com’era possibile tutto questo splendore? La Bibbia è molto chiara in merito; essa afferma che finché Uzzia si adoperò nella ricerca del Signore, Dio lo fece prosperare al di là di quanto egli stesso avesse potuto immaginare.

Colui che ama il Signore, che dedica la sua vita per il Suo servizio e la Sua opera, sa molto bene che non ci sono altre possibilità o alternative per essere felici e crescere; è necessario stabilire con Dio la giusta comunione, riconoscerGli l’onore e la gloria che Gli è dovuta, assumere un’attitudine di rispetto e di obbedienza di fronte alla Sua immensa Santità.

‘Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce del Signore tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti i Suoi comandamenti che oggi ti do, il Signore, il tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra; e tutte queste benedizioni verranno su di te e si compiranno per te, se darai ascolto alla voce del Signore tuo Dio’ (Deut. 28:1,2).

Ma esiste un pericolo: la superbia, l’orgoglio. Dimenticando i benefici che il Signore gli aveva concesso, guardando alla stabilità e alla potenza del suo regno, dimenticando che ogni cosa che possedeva proveniva da Dio, Uzzia credette di essere giunto nella condizione di poter fare a meno di tutti, anche di Dio stesso, provocando il Suo giudizio.

Non possiamo pensare di non aver bisogno del Signore, non è possibile pensare che possiamo andare avanti da soli, ricordiamoci l’affermazione fatta da Gesù: ‘Senza di Me non potete fare nulla’.

Amare il Signore significa riconoscere il bisogno di dipendere completamente da Lui; e, finché cercheremo il Signore, Dio provvederà ad ogni nostro bisogno spirituale e materiale.

Dio vi benedica!

Past. Samuele Pellerito