“… sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai fatto erigere”

(Daniele 3:18)

“Affida al Signore le tue opere, e i tuoi progetti avranno successo”

(Proverbi 16:3)

Almeno una volta ci siamo trovati nel dover prendere decisioni importanti, consapevoli di aver preso la decisione giusta. A tale proposito, di seguito condivido una meditazione scritta da Bob Gass, attraverso la quale veniamo incoraggiati a “ FARE LE COSE GIUSTE”:

Nella vita, quanto più in alto arriverai nel ricoprire ruoli di successo,tanto più troverai persone che cercheranno di controllarti. Le loro minacce possono anche solo sembrare reali, ma ignorarle, può procurare conseguenze angoscianti. Osserviamo Shadrach, Meshach e Abednego. La loro dedizione per Dio li ha portati in una fornace ardente, riscaldata ben sette volte più del normale ma li ha anche portati in una posizione influente e benedetta. La loro storia c’insegna che, quando il carattere è messo alla prova, sarà autentico solo se sfocerà in una situazione  il cui esito non risieda nelle tue mani. Tu semplicemente, farai la scelta giusta agli occhi di Dio e lascerai a Lui il controllo delle conseguenze. È la prova del fuoco, ma si tratta di una fiamma che raffina, perciò, ne uscirai più forte di prima. Ogni qual volta ti troverai a fare la cosa giusta, scegliendo di non scappare ma di percorrere il sentiero su cui Dio ti ha chiamato, entrerai in una nuova dimensione di libertà. Questo è ciò che scoprirono Shadrach, Meshach e Abednego, e che anche tu scoprirai. Accadranno tre cose: 1) sarai affrancato dal re “Nebuchadnezar” che rivendica il controllo della tua vita; 2) sarai libero di dire no a quanti cercano di usarti e manipolarti; 3) potrai servire il tuo Re Onnipotente e negarti agli altri pretendenti che non avranno più alcun potere su te. In quel momento vincerai perché non conta solo “chi tu sia”, quanto “a Chi” tu appartenga, perciò Dio preferirà una di queste soluzioni: raffinarti nella fornace ardente o liberartene, come, altresì, fare entrambe le cose!

Shadrach, Meshach e Abednego ricoprivano ruoli di successo, perciò non avrebbero guadagnato nulla sfidando il re di Babilonia. Per quale ragione lo fecero allora? Perché quest’ultimo aveva ordinato loro di disobbedire a Dio e trasgredire ai loro princìpi prostrandosi per adorare un’immagine pagana. Non c’è dubbio che potrebbero aver pensato: “Meglio un cane vivo che un leone morto. Se scegliamo di restare vivi potremo comunque servire Dio e gli altri”. Questa filosofia potrebbe, già, aver convinto molti di noi, ma con loro non ebbe successo. Perché? Essi capirono che il motivo dei loro buoni risultati non era il re Nebuchadnezzar, lui, semmai, era stato lo strumento che Dio aveva scelto per promuoverli, non la fonte da cui provenivano il loro valore e la loro sicurezza. Queste cose provengono da Dio ed essi capirono che non è possibile abbandonare i Suoi princìpi e godere, nello stesso tempo, le Sue benedizioni. Non rattristare Colui che ha il controllo su tutto solo per adeguarti a quanti pensano di controllare ogni cosa. Purtroppo, ci sarà sempre chi penserà di sapere ciò che tu debba fare.

Questi tre giovani ebrei conoscevano cose migliori: “Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere …” (v.17). Quale potere? Quello di “… fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo”

(Efesini 3:20). Rifiutando d’inchinarsi, anche se sembrava l’unico modo per salvarsi, i tre giovani parlarono di Dio ai cuori di un’intera nazione. Ora, la tua influenza, non sarà così vasta ma puoi, sicuramente, contare su una cosa: gli altri stanno osservando per vedere chi sarà influenzato dalle tue capacità, perciò chiedi a Dio di fortificarti e fa’ la cosa giusta!

Dio ci aiuti e ci dia lo stesso coraggio e la stessa fermezza di Shadrach, Meshach e Abednego affinchè tutte le nostre decisioni corrispondono alla perfetta Sua volontà.

Pastore Samuele Pellerito