‘Ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo’ (1 Corinzi 15:57).

Carissimi fratelli e sorelle, In questa meditazione voglio soffermarmi a considerare in che modo possiamo trovare la soluzione ai nostri problemi.

Poco prima della Sua morte sulla croce, Gesù parlò ai Suoi discepoli di ciò che sarebbe accaduto dopo il Suo ritorno in cielo. Una delle cose che Egli disse fu: ‘Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo’ (Giovanni 16:33). Poi Gesù pregò per i Suoi discepoli: ‘Padre santo, conservali nel Tuo nome… Non prego che Tu li tolga dal mondo, ma che Tu li preservi dal maligno’ (Giovanni 17:11-15).

Finché rimarranno nel mondo, anche i credenti in Cristo avranno problemi. Cosa causa tali problemi? Cosa si può fare per prevenirli? Perché Dio permette che un credente patisca avversità e prove di vario genere?

Voglio prendere in esame l’origine dei problemi e la ragione per cui tutti gli uomini, prima o poi, devono affrontare delle difficoltà. Prima di tutto vogliamo identificare la causa primaria di ogni problema. Adamo ed Eva furono creati come esseri puri in un mondo perfetto, avevano comunione perfetta con Dio e non soffrivano di alcun problema. Dio aveva concesso loro anche il potere di scegliere se obbedire e servire Lui oppure no.

Purtroppo già fin da allora c’era, nel mondo, l’influenza diabolica di Satana: un angelo caduto che Gesù chiama ‘il maligno’ (Giovanni 17:15). Costui si introdusse nel giardino dell’Eden ed esercitò la propria influenza diabolica per tentare Adamo ed Eva e spingerli a disubbidire a Dio. La disubbidienza dei nostri progenitori ha attirato una maledizione sull’intero pianeta. La terra e tutta l’umanità è stata danneggiata dal peccato che ha determinato le premesse al dolore, alla sofferenza, all’avversità, ai disastri ed alla durezza del lavoro. La natura umana è corrotta dal peccato.

Si racconta di un piccolo ragazzo che, scoperto dalla mamma mentre si comportava male, motivò il perché della sua condotta replicando: ‘Il diavolo mi ha costretto a farlo!’. È facile dare la colpa dei nostri problemi a Satana! La verità è che molti di essi sono il risultato della nostra personale natura peccaminosa e disubbidiente.

All’uomo è stato concesso di poter scegliere se ubbidire o meno a Dio. Quando una persona pecca, lo fa per scelta personale ed è direttamente responsabile del suo peccato. In Romani 5:12 si legge: ‘Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…’

Questi riferimenti biblici rivelano chiaramente che tutti nascono con la capacità di peccare e che ogni uomo è responsabile delle proprie scelte personali riguardanti il bene e il male. Molti dei nostri problemi sono il risultato di azioni sbagliate, di parole inadeguate, di priorità ingiuste o di attitudini errate quali la caparbietà, l’egoismo, l’avidità e la gelosia. La Bibbia racconta di quando Gesù guarì un uomo che era stato malato per molto tempo: dopo il miracolo Egli incontrò quell’uomo nel tempio e gli rivolse questo ammonimento: ‘Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio’ (Giovanni 15:14).

Apparentemente era stato il peccato a causare la malattia che aveva afflitto quell’uomo per tanto tempo. Chi disubbidisce a Dio ed alla Sua parola, può causare molti problemi a se stesso ed agli altri: famiglie divise, relazioni rotte, dolore, sofferenza, malattia e perfino la morte. Romani 6:23 ricorda che: ‘Il salario del peccato è la morte’. Tale terribile salario non è riferito solo alla morte fisica, ma anche alla morte spirituale che è eterna separazione da Dio. Anche il modo con cui si reagisce ai problemi, talvolta, può creare altri problemi. Un’attitudine negativa o uno spirito di lamentela sono reazioni errate di fronte ai problemi ed alle circostanze difficili. Quando questo accade, i problemi possono sconfiggere il credente e privarlo della comunione con Dio e con gli altri.

Un’attitudine positiva, invece, contribuisce a cambiare i problemi in vittorie, con il risultato di una crescita spirituale. Sarebbe un errore concludere affermando che è possibile evitare tutti i problemi relativi al peccato vivendo una vita perfettamente libera dal male. L’esperienza personale ci insegna che per quanto uno ci provi non è possibile essere perfetti! Ma la verità meravigliosa è che Dio ama i Suoi figlioli e, quando peccano, è disposto a perdonarli, se essi confessano i loro peccati riconoscendo e sottomettendo la propria natura.

Lui è pronto ad aiutarli ed a risolvere ogni problema se essi Lo invocano. Nehemia 8:10: ‘Non siate tristi; perché la gioia del Signore è la vostra forza’. La gioia del Signore può dare la forza di perseverare nella prova e riportare la vittoria sui problemi. Impariamo a superare gli ostacoli ed i giganti che si presentano davanti a noi.

Che il Signore ci dia la forza!

Past. Samuele Pellerito