‘‘Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria’ (1 Corinzi 10:14).
Dio odia l’idolatria! È un grave peccato avere degli idoli! Se vogliamo essere benedetti, allora ciò che Dio ama è da amare, e ciò che Dio odia è da odiare, ed una cosa che Dio odia è l’idolatria. Quando Egli diede la legge a Mosè, emise un severo divieto contro l’idolatria. “Non avrai altri dei davanti a Me. Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra” (Esodo 20:3-4).
È importante saper riconoscere eventuali situazioni che possono essere diventate forme di idolatria nella nostra vita. Ci sono diversi modi per cadere nell’idolatria, ed uno molto comune è quando il piacere o il godimento che traiamo da qualcosa è sproporzionato rispetto al vero valore di quella cosa al punto da mettere Dio non più al primo posto.
In sé, non è sbagliato godere delle cose che Dio ha creato nel mondo. Dio ci offre ogni cosa perché ne godiamo. È buona cosa essere avere dei piaceri purché siano collocati nella giusta prospettiva nella nostra vita, tempo e cuore. “Ordina ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi, di non riporre la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne” (1 Timoteo 6:17).
Allo stesso tempo, la Bibbia insegna molto chiaramente che non dobbiamo avere la mente rivolta alle cose della terra: “Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio” (Colossesi 3:1-3). Quindi, possiamo godere delle cose che Dio ha creato. Per esempio, è bello godere di tutti i buoni cibi che Dio ha fatto, ringraziando Dio per essi. È bello apprezzare la natura stupenda che Dio ha creato, ricordando di dare a Lui la gloria come Creatore. Possiamo godere delle tante cose create da Dio.
Tuttavia, non dobbiamo mai cercare la nostra gioia nelle cose della terra, pur essendo stato Dio ad averle create. In un brano dopo l’altro, troviamo esortazioni a “cercare prima il regno di Dio”, a vivere con lo sguardo fisso su Gesù Cristo, a considerare ciò che per noi era importante prima della salvezza come tanta spazzatura, e a desiderare ardentemente Gesù Cristo. Perciò, godere di qualcosa in modo sproporzionato rispetto al suo valore eterno è la chiara indicazione che quella cosa sta diventando o è già diventata un idolo per noi.
Quando un piacere di questa vita riempie i nostri pensieri e le nostre conversazioni, è un segno palese che è diventato troppo importante e può essere considerato un vero e proprio idolo.
Quindi, godiamo pure delle cose che provengono da Dio, ma non lasciamo mai che costituiscano il nostro tesoro, non permettiamoci di cercare in esse la soddisfazione del nostro cuore.
Un modo in cui possiamo riconoscere che qualcosa sta diventando un idolo per noi è quando cercare di godere quella cosa ci fa trascurare i doveri che Dio ci ha dato.
Per esempio, quando ci prendiamo del tempo per godere di qualcosa, pur sapendo di avere delle responsabilità che dovremmo adempiere o che ci sono persone che avrebbero bisogno di noi, quella cosa sta diventando, o è già diventato un idolo per noi. Ci sono tanti esempi possibili: può essere il caso di qualcuno che passi del tempo in qualche hobby o in un altro piacere, quando invece dovrebbe dedicarsi di più alla famiglia o agli altri credenti. In questo caso, quel piacere è un idolo per quella persona.
Camminare veramente in Cristo vuol dire vivere ogni esperienza per glorificare Dio. Troviamo questo principio nella Bibbia, ad esempio: “E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini” (Colossesi 3:23). “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio” (1 Corinzi 10:31).
Quindi, se qualcosa di cui godiamo o che ci dà piacere non ci aiuta ad avere più gioia in Dio stesso, è l’indicazione che si tratta di un idolo per noi.
Spero che questo breve ma efficace insegnamento aiuterà ciascuno di noi a riconoscere gli idoli che possiamo avere nei nostri cuori, affinché possiamo abbandonarli ed amare Dio con tutto il nostro cuore.
Dio ci benedica!
Pastore Samuele Pellerito