‘Sopra questa roccia Io edificherò la Mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere’ (Matteo 16:18).
Cari fratelli, in questa meditazione prenderemo in considerazione il fondamento sul quale dobbiamo costruire per essere di edificazione nella nostra comunità. Qual è il giusto fondamento sul quale costruire la nostra vita?
La vita cristiana somiglia molto ad un edificio. Ogni edificio ha bisogno di solide fondamenta, in pietra o in cemento. Esse sostengono l’intero edificio e, in loro assenza , non c’è edificio che possa restare in piedi. La stessa cosa accade nella vita cristiana. La nostra esperienza di credenti deve fondarsi sulla roccia: Gesù Cristo. Egli è il solo fondamento e ‘nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù’ (1Corinzi 3:11).
Il fondamento biblico è necessario per la crescita spirituale. In Matteo 7:24-27 Gesù narra la storia di due costruttori. Uno aveva costruito la sua casa sulla roccia, ovvero su un fondamento solido; l’altro, invece, l’aveva costruita sulla sabbia, ossia su un fondamento inadatto. Arrivarono le maree e infuriò la tempesta. La casa sulla sabbia crollò, mentre quella sulla roccia rimase in piedi. Con questa parabola Gesù mostrò che ubbidire alla Sua Parola è fare una cosa saggia, come fece quell’uomo che costruì la propria casa sulla roccia. La roccia, quindi, è l’ubbidienza agli insegnamenti di Cristo.
Invece, l’uomo che costruì sulla sabbia rappresenta coloro che non agiscono seguendo la Parola di Dio, e la sabbia quindi, non è altro che il simbolo della disubbidienza al Signore. Una cosa è affermare di credere in Cristo, un’altra è agire in armonia con le Sue parole.
Gesù disse: ‘Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli’ (Matteo 7:21).
Abbiamo bisogno di un solido fondamento che resista e ci sostenga quando arrivano le tempeste. Esse si possono manifestare in tanti modi, come la morte di una persona cara, una malattia, la perdita dei propri averi oppure una particolare tentazione. Chi costruisce sul fondamento dell’ubbidienza a Dio mantiene una coscienza pulita e confida nell’aiuto del Signore nei momenti difficili. In 1 Giovanni 3:21-22 leggiamo: ‘Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio; e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i Suoi comandamenti e facciamo ciò che Gli è gradito’. Solo la nostra fede e l’onesta ubbidienza alla Sua parola, che sono il nostro fondamento nel Signore, ci sosterranno nei momenti difficili.
Cristo è il nostro fondamento?
Siamo ubbidienti alla Sua parola?
Se la risposta è sì, stiamo edificando su un solido fondamento, diversamente è buono chiedere a Dio di aiutarci a rimediare. Soltanto dopo aver posto il fondamento, possiamo cominciare una vera costruzione. Noi non costruiamo solo come individui, ma siamo anche parte della Chiesa di Gesù Cristo. ‘Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. In Lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito’ (Efesini 2:20-22).
Noi tutti siamo pietre dello stesso edificio spirituale che, ben collegate tra di loro attraverso uno spirito di comunione e di amore, faranno in modo che l’edificio, ossia la comunità, possa restare saldo continuando a crescere per essere una casa dove possa continuamente abitare e regnare la Presenza di Dio.
Dio vi benedica.
Past. Samuele Pellerito