L’anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca Ti loderà con labbra giubilanti’ (Salmo 63:5).

 

L’anima di Davide era pienamente saziata, come uno si sazia con midollo e grasso. Questo lo portò a lodare Dio con labbra giubilanti, ovvero, con grande gioia. In quel tempo, i cibi più ricchi e più prediletti erano il grasso e il midollo. Chi mangiava grasso e midollo rimaneva totalmente soddisfatto, sia di gusto, sia di sazietà. Chi fissa gli occhi e il cuore su Dio rimane saziato totalmente da Dio. L’anima più assetata può essere pienamente soddisfatta contemplando e lodando Dio.

Solo Dio può saziare il tuo cuore e la tua anima, Dio, tramite Gesù Cristo. È in Gesù Cristo che vediamo il Padre. Saremo saziati in Cristo Gesù quando abbiamo stretta comunione con Lui

Troviamo questo soggetto ripetutamente nella Bibbia: “Ecco, Io sto alla porta e busso: se qualcuno ode la Mia voce ed apre la porta, Io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con Me” (Apocalisse 3:20)

Cenare con Gesù Cristo rappresenta avere stretta comunione con Lui. È la comunione con Cristo che sazia l’anima. Quando Gesù Cristo è il nostro tesoro, Egli ci porta nella casa del banchetto, dove mangiamo insieme a Lui, ovvero dove abbiamo intima comunione con Lui, e così, la nostra anima è saziata.Quando Dio è il nostro tesoro, saremo saziati anche dello Spirito Santo, che Gesù dà senza misura. Quando un credente contempla Dio in Cristo, lo Spirito Santo riempirà la sua vita in modo abbondante. La sua anima sarà saziata in Dio.Quello che Dio ci offre in Cristo Gesù è meraviglioso. Però, in realtà, spesso, non siamo saziati. Spesso non abbiamo l’anima soddisfatta. Delle volte, abbiamo poca gioia, quando invece potremmo averne tanta

Che cosa dobbiamo fare se ci sentiamo vuoti anziché saziati? Semplicemente, dobbiamo cercare Dio. Dobbiamo scegliere di meditare e contemplare Dio anziché i nostri problemi e tutto quello che il mondo offre. Davide diceva: “La mia bocca Ti loderà con labbra giubilanti”. Quante volte non siamo saziati perché non cerchiamo Dio giorno dopo giorno! Che ognuno di noi possa imparare dall’esempio di Davide

Delle volte, vogliamo cercare Dio di più, ma con tutti i nostri impegni, ci è difficile concentrarci per poter contemplare Dio abbastanza. Posso immaginare che in questi momenti della vita di Davide c’era grande confusione. Egli doveva dirigere quelle persone che erano venute con lui. Dovevano essere pronti in ogni momento a fuggire. Nel deserto dovevano pensare alla sopravvivenza. Durante il giorno, non era facile per Davide meditare tranquillamente su Dio. Però, per Davide, non era concepibile non meditare su Dio. Perciò, notiamo quello che Davide dichiara: “Mi ricordo di Te sul mio letto, penso a Te nelle veglie della notte” (Salmo 63:6). Per quanto la giornata possa portare confusione ed interruzioni, a letto ognuno sta nel suo piccolo mondo privato. A letto, uno può scegliere a che cosa pensare.  Davide ricordava Dio mentre era a letto! “Poiché Tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle Tue ali (Salmo 63:7).

Davide ricorda l’aiuto di Dio nella sua vita passata. Davide dice: ‘Di Te mi ricordo, poiché Tu sei stato il mio aiuto’. Davide meditava sull’aiuto di Dio che aveva ricevuto nel passato. Questa è una chiave della vita cristiana. Quando ti trovi in mezzo ad una prova difficile, anziché meditare sulla prova, pensa all’aiuto di Dio ricevuto nel passato. Pensa alla cura di Dio che hai già conosciuto. Ricordare come Dio ti è stato un aiuto nel passato, ti permetterà di avere fede nel suo intervento perfetto anche nella prova attuale.

Dio vi benedica!

Pastore Samuele Pellerito