“Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, Mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai” (Giosuè 1:7).

Nell’iniziativa che stiamo portando avanti, denominata: “Sesto, Città dei Valori”, in questo mese il valore che si tratterà è il “coraggio”, ed è proprio del coraggio che in questa meditazione intendo parlare.

Il coraggio è una virtù che può far parte della vita dell’uomo. Secondo il dizionario, il coraggio è: “La forza morale che mette in grado di intraprendere grandi cose e di affrontare difficoltà e pericoli con piena responsabilità”.

Nella Bibbia incontriamo molti uomini che hanno avuto coraggio. È importante comprendere come il coraggio biblico non sia motivato solamente dalla forza morale, ma dalla fede in Dio.  Il coraggio del credente non è sola determinazione personale, ma si fonda sulla fede incrollabile riposta in Gesù Cristo, che fa andare avanti senza paura e dà la forza e il coraggio per affrontare ogni circostanza della vita. Nella Bibbia si parla del coraggio di Davide quando, esortando il popolo, affermava: “…«Nessuno si perda d’animo a motivo di costui! Il tuo servo andrà e si batterà con quel Filisteo»” (1 Samuele 17:32). Davide non era un temerario, sapeva che fisicamente non poteva vincere contro Goliath, e che il gigante avrebbe potuto facilmente annientarlo. Ma il coraggio di Davide non proveniva dalla propria abilità, ma dalla profonda convinzione che l’Eterno l’avrebbe reso vittorioso, perché nessuno poteva insultare Dio o il Suo popolo!

Di fronte a tale realtà, Davide, invece di scoraggiarsi, si dispose per affrontare e combattere contro il gigante. Quando Goliath vide Davide, si risentì, valutandone l’aspetto fisico, ma Davide era certo che l’Eterno gli avrebbe dato vittoria e non indietreggiò, anzi, corse incontro all’avversario nel nome dell’Eterno degli eserciti, che gli diede grande vittoria! Davide, anche se giovane, era cosciente che il gigante era un serio pericolo. Non si vantava di essere più forte del gigante, ma confidava nell’Eterno, che già lo aveva aiutato con il leone e con l’orso, e per certo lo avrebbe aiutato ancora.

Il suo coraggio veniva da una logica non elaborata razionalmente, ma acquisita dall’esperienza della fede pratica.  Alcuni avrebbero potuto pensare: “È un pazzo!”. Altri: “È veramente coraggioso!”. Davide non era né un pazzo, né un impavido esibizionista: il suo coraggio gli veniva dispensato da Dio!. Un coraggio che non risiede nella fede è un coraggio destinato a finire, ma il coraggio della fede è sicuro ed incrollabile!

Anche Giosuè ricevette coraggio da Dio. “Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro”  (Giosuè 1:6). Fu Dio stesso a parlargli dicendogli di non temere, ma di farsi animo. L’uomo, per natura, è portato allo scoraggiamento, a perdersi d’animo, e questo Dio lo sa benissimo: è Dio stesso a voler dare a Giosuè una parola di incoraggiamento! Il Signore lo invitò a mettere in pratica la “Legge”.  È la Parola di Dio la fonte di ogni coraggio!

Il Signore parlò a Giosuè e lo incoraggiò, lo invitò ad afferrarsi alla Sua Parola, perché era da essa che avrebbe potuto attingere coraggio.

Non sempre l’uomo saprà ascoltare l’incoraggiante voce di Dio, ma avrà sempre a disposizione la Sua Parola! La Parola di Dio non è soltanto per l’edificazione, ma è una fonte da cui poter attingere per vivere.

Prima l’Eterno incoraggiò Giosuè, poi fu Giosuè che incoraggiò il popolo. Questo significa che bisogna prima ricevere da Dio, se si vuole dare.  Giosuè aveva ricevuto un prezioso consiglio che, applicato nella sua vita, era pronto a dare anche ad altri. Giosuè aveva imparato a vivere coraggiosamente ascoltando la voce di Dio e voleva condividere con il popolo questa esperienza affinché anch’esso potesse vivere coraggiosamente. I consigli di Dio sono meravigliosi!

Ci sono molti manuali di psicologia che insegnano come aumentare il coraggio, ma questi consigli non offrono nulla di duraturo. Solo la Parola di Dio è la fonte del vero coraggio, indispensabile per affrontare la vita di tutti i giorni. Questo coraggio viene dalla consapevolezza che gli avversari sono destinati a perire, mentre il credente è destinato alla vittoria per mezzo di Cristo.

Talvolta il coraggio viene meno quando si attraversano prove lunghe e difficili. Ma il credente può prendere coraggio ed andare avanti, se comprende che la prova è parte del piano che Dio ha prestabilito, affinché possa crescere nella santificazione. Il coraggio è la prerogativa del credente maturo che si lascia guidare dallo Spirito Santo.

Dio ci benedica.

Pastore Samuele Pellerito