‘I miei testimoni siete voi, dice il Signore, voi, e il mio servo che Io ho scelto, affinché voi lo sappiate, Mi crediate, e riconosciate che Io sono. Prima di Me nessun Dio fu formato, e dopo di Me, non ve ne sarà nessuno. Io, Io sono il Signore, e fuori di me non c’è Salvatore’
(Isaia 43:10-11).
Cari fratelli e sorelle, siamo all’inizio di un nuovo anno, e solitamente in questo periodo siamo abituati a sentire meditazioni o predicazioni che potremmo definire di ‘inizio anno’, come ‘nuovi propositi’ ecc… Ma, a differenza degli anni passati, quest’anno invece voglio soffermare la vostra attenzione non su dei nuovi propositi ma sui versetti sopra menzionati, che troviamo nel libro del profeta Isaia.
‘I miei testimoni siete voi’: ci ha scelti per far sì che il mondo possa credere e riconoscere che Gesù Cristo è il Signore e non esiste altro Signore al di fuori di Lui. Noi soli siamo i testimoni viventi che la salvezza si ottiene solo attraverso Gesù. Come possiamo testimoniare questa grande verità? Prima di tutto è bene considerare quello che Dio ha fatto, provvedendo per noi e per ogni nostro bisogno.
Ricordiamo insieme in che modo Dio ha provveduto per noi:
- Dio ci ha redenti. Non solo Dio ci ha creati, ma ha anche provveduto la Sua redenzione, in quanto Egli desidera che nessuno perisca ma che tutti vivano per sempre e Lo adorino in Spirito e verità. Lo scopo della nostra esistenza è quello di portare a Dio onore e gloria: ‘Tutti quelli cioè che portano il Mio nome, che Io ho creati per la Mia gloria, che ho formati, che ho fatti’ (Isaia 43:7).
- Dio ci ha dato l’accesso alla Sua presenza. Nell’antico Testamento una persona impura era esclusa dal popolo di Dio e non poteva accostarsi al Signore. Prima di comparire alla presenza di Dio, i sacerdoti dovevano lavarsi le mani e i piedi in segno di purificazione. Oggi invece noi possiamo accostarci direttamente a Dio nel nome di Cristo Gesù in quanto siamo stati purificati dal sangue di Cristo e quindi abbiamo libero accesso alla presenza di Dio.
- Dio provvede per i nostri bisogni. Dio provvede ogni cosa ai Suoi figliuoli. È buono e di grande consolazione ricordare che: ‘L’Eterno è il mio pastore e nulla mi mancherà’ (Salmo 23:1). Il Signore, che ci ha dato la vita, è all’opera anche per sostenerla mentre siamo sulla terra. Egli non pensa solo alla nostra anima, ma ha cura anche del nostro corpo. ‘…Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose’ (Matteo 6:32).
- Dio ha preparato un luogo per noi. La speranza del credente è che egli godrà per sempre in un nuovo cielo e in una nuova terra, alla presenza di Dio. In quel tempo il regno di Dio sarà stabilito in eterno. Tutto l’universo sarà sottoposto al Signore e allora il credente vivrà in una continua comunione con Dio in una dimora eterna. Quando condividiamo ciò che Dio ha fatto per noi, stiamo testimoniando la benignità di Dio.
È buono soffermarci e riflettere in merito a quello che il Signore ha fatto, che continua e continuerà a fare per noi, affinché possiamo essere una reale e viva testimonianza che il Signore è vivente, si prende cura di noi e vuole farlo anche con chi ancora non Lo conosce. Se non stai vivendo pienamente questa realtà, Il Signore ti invita a lasciare i tuoi pesi a Lui e a prendere il Suo giogo: ‘Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e Io vi darò riposo. Prendete su di voi il Mio giogo e imparate da Me, perché Io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il Mio giogo è dolce e il Mio carico è leggero’.
Non dobbiamo vivere la vita come la vive il mondo, ma dobbiamo viverla nell’intensa aspettativa del ritorno di Cristo: ‘Davanti a te la vita e la morte. Scegli la vita affinché tu viva’ (Deuteronomio 30:19).
Concludo augurandovi un anno ricco di benedizioni con le parole riportate in Deuteronomio 28:12: ‘Il Signore aprirà per te il Suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia al tempo giusto, e per benedire tutta l’opera delle tue mani’.
Dio vi benedica.