‘Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla’ (1 Corinzi 13:2).

Si racconta di un pastore che un giorno, mentre leggeva la Bibbia, leggendo in Giovanni 13 notò il fatto che Gesù aveva lavato i piedi dei Suoi discepoli e, nel verso 34, lo colpì il nuovo comandamento che Gesù aveva dato loro: essi dovevano amarsi come Gesù li aveva amati.

Sebbene avesse già letto molte volte questi versetti, ora li vedeva sotto una luce diversa, e cominciò a rendersi conto che bisognava fare di più per il Signore.Egli doveva imparare ad amare con lo stesso amore mostrato da Gesù.

Leggendo la Bibbia ci rendiamo subito conto dell’amore di Dio per noi: ‘In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato Suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati’ (1 Giovanni 4:10). Non c’è amore più grande di quello di Dio. Egli ci ha amati al punto da dare il Suo Figliolo. Gesù non è morto per i Suoi amici, ma per i Suoi nemici. Può esserci amore più grande di questo? ‘Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8).

In Luca 15:11-24 leggiamo la storia, narrata da Gesù, di un giovane che rovinò la sua vita e dissipo il denaro del padre. Un giorno questo giovane tornò a casa e suo padre era lì che lo aspettava. Il genitore vide il proprio figlio da lontano, così, prima che questi raggiungesse la casa, gli corse incontro, lo abbracciò e si rallegrò perché suo figlio, alla fine, era tornato a casa.

Perché Gesù raccontò questa storia? Egli voleva che comprendessimo ciò che Dio prova per tutti. Dio non ama solo i ‘belli’ o i ‘puliti’ o coloro che cercano di essere buoni, il Suo amore è molto più grande dell’amore umano. Perché Dio è amore!

Dio ha dato ai credenti una grande responsabilità. In Matteo 5 leggiamo queste parole: ‘Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo… Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli’.

Se la vita di un credente non è diversa da quella dei non credenti, in che modo il mondo potrà vedere Gesù in lui?Il credente è come ‘un campione’, ossia una piccola parte di qualcosa da cui è tratto. Quando tagliamo una fetta del pezzo di pane che abbiamo a tavola, quella fetta è ‘un campione’ di pane. Quando il mondo ci guarda, dovrebbe vedere ‘una fetta’ di Gesù. Ecco perché siamo vivamente esortati ad assomigliare a Lui.

Vedendo la luce di Dio in noi, la gente sarà attratta verso Gesù: la Luce del mondo. Notando il nostro amore, le persone saranno attratte verso Dio che è amore; notando le opere buone compiute sapranno che Dio è in noi e Lo glorificheranno.

Carissimi, non è facile essere come Dio, non lo era neanche per Gesù quando era sulla terra. Non sempre sarà entusiasmante l’idea di fare due miglia: ‘Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due’ (Matteo 5:41), ma se lo faremo mostreremo l’amore del Padre.

Quando lo Spirito Santo ci trasforma, il nostro servizio può cambiare la vita degli altri: l’amore vero è potente ed attivo. Chi è pronto a soccorrere i bisognosi, ne sarà anche attratto, poiché l’amore di Dio abbonda nei cuori di quanti aiutano i bisognosi.

Concludo riassumendo tutto con le parole che troviamo in 1 Giovanni 3:18: ‘Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità’. Se Cristo è in noi, anche il Suo amore è in noi e le nostre azioni manifestano la Sua dimora in noi. Dio si manifesterà in noi, se Gli permetteremo di esprimerSi attraverso di noi.

Lasciamo che l’amore di Dio raggiunga gli altri tramite noi. Questo amore è in noi. Esso farà molte cose che il ‘nostro’ amore non farà mai.

Dio vi benedica.

Past. Samuele Pellerito