‘‘In tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati’ (Romani 8:37).

Tenuto conto del tema che verrà trattato quest’anno durante il nostro ritiro spirituale, voglio considerare con tutti voi, l’amore di Cristo. Un amore del tutto invincibile. Chi o che cosa potrebbe mai separarmi dall’amore di Cristo? Questa era l’unica domanda che l’Apostolo Paolo riteneva dover considerare nelle argomentazioni del capitolo 8 della sua lettera ai cristiani di Roma.

Egli così elenca tutte le peggiori condizioni in cui potrebbe trovarsi un cristiano, fra le quali: “la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada” (Romani 8:35), poi “angeli, principati, potenze…“, ogni sorta di creature fisiche o spirituali che potrebbero mettersi contro di noi, e poi anche le estremità del tempo e dello spazio: “morte, vita, cose presenti, cose future, altezza, profondità”.

Potreste immaginare qualunque cosa, persona, circostanza, avvenimento, condizione; fate pure viaggiare la vostra fantasia a tale riguardo, tirate pure fuori qualsiasi causa di possibile dubbio o preoccupazione. Non troverete nulla, e ripeto nulla, che mai potrebbe pregiudicare e impedire, l’amore di Dio verso il Suo popolo, verso di te, verso di me.

Succede che cerchiamo o ipotizziamo motivi per i quali potremmo perdere l’amore di Dio, decadere dalla grazia o immaginare che l’amore di Dio diminuisca. Anche volendo, non è possibile mettere in dubbio la fedeltà e la potenza di Dio, l’apostolo Paolo sembra dire: “mi dispiace“, “non lo troverai mai e poi mai!“.

Dio potrebbe (anche) infliggere un’ “azione disciplinare”, ma non ci rinnegherà mai, Egli ci amerebbe anche attraverso i Suoi castighi. Non è stupefacente questo, e rassicurante? E’ l’amore che traspare nell’instancabile ministero di Gesù nei vangeli e che viene ribadito attraverso tutta la Scrittura. L’amore che giunge persino a sacrificare la Sua stessa vita per salvarci dalle conseguenze eterne dei nostri peccati.

Non c’è nulla che possa esaurire il Suo amore. Egli è inamovibile, persistente, “testa dura” ad amarci. Guadagnando dalle nostre perdite, avendo successo attraverso i nostri fallimenti, trionfando nelle nostre sconfitte, in virtù di Colui che ci ha amati, NOI siamo più che vincitori.

Dio vi benedica.

Past. Samuele Pellerito