‘E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine’ (Matteo 24:14).

L’apostolo Pietro, in una delle sue epistole affermava: ‘La fine di tutte le cose è vicina’. Nel breve tempo che ci separa dal ritorno del Signore, il compito della chiesa è di annunciare l’Evangelo dando la possibilità agli uomini di ravvedersi arrendendo la propria vita a Cristo.

Per far si che ciò avvenga, naturalmente è necessario che tutta la chiesa si mobiliti, impegnandosi seriamente a lavorare per l’opera di Dio. Un proverbio africano afferma: “Una sola mano non basta a costruire una casa”. Un proverbio francese ricorda: “L’unione fa la forza”. Un proverbio inglese recita: “Due teste insieme ragionano meglio di una sola”. Tutti questi proverbi umani contengono un seme di saggezza. Per costruire una casa occorre abbondanza di manodopera. Un solo muratore non basta per completare il lavoro!

La Bibbia insegna: ‘Una corda a tre capi non si rompe tanto presto’ (Ecclesiaste 4:12). Cristo ha promesso: ‘Io edificherò la Mia chiesa’. Tuttavia, per realizzare questo progetto, Egli chiede la collaborazione di ogni singolo credente. Per ciascuno di noi è preparato un compito specifico. È necessario impegnarsi coscienziosamente, perché Cristo ha un compito particolare per ciascuno di noi! Soltanto, siamo chiamati ad essere ubbidienti.
Certamente ricorderete delle nozze di Cana e di come Gesù trasformò l’acqua in vino. Il consiglio che Maria, madre di Gesù, diede ai servi può essere considerato il motto di ciascun credente: ‘Fate tutto quello che vi dirà’ (Giovanni 2:5). Se manca l’ubbidienza, non si potrà mai parlare di vera adorazione o successo, qualunque sia il genere di attività evangelistica in cui ci si impegna.

Come credenti abbiamo il compito di andare dovunque e predicare l’Evangelo. È un ordine di Gesù. Qual è la nostra risposta? Perché Filippo abbandonò improvvisamente una ‘campagna evangelistica’ molto benedetta, per raggiungere un luogo deserto? Perché Dio gli ordinò di farlo! Dio ordinò… e lui ubbidì: ‘Un angelo del Signore parlò a Filippo così: ‘Alzati e va’ verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta’. Egli si alzò e partì’ (Atti 8:26-27). Perché Abramo lasciò il suo paese, i suoi amici, i suoi campi e i suoi interessi, per incamminarsi verso una terra ignota? Perché così voleva Dio (Genesi 12:1). Perché Abramo offrì in sacrificio il suo unico e tanto desiderato figlio? Di certo in quel momento Abramo non riusciva a comprendere le ragioni di quella terribile richiesta, ma Dio aveva dato un ordine e lui sapeva che la cosa migliore da fare era ubbidire (Genesi 22:9-10).

In ogni tempo chiunque ha voluto ubbidire a Dio ha dovuto patire sofferenze, alcuni hanno persino accettato il martirio piuttosto che rinnegare Gesù. La loro legge era: sottomettersi a Cristo. La Bibbia parla dei credenti come dei soldati in 2 Timoteo 2:3 e Cristo è il loro capitano: ‘Tu dunque sopporta le sofferenze, come un buon soldato di Gesù Cristo’. Come soldati di Cristo dobbiamo obbedienza assoluta al nostro comandante. Se i soldati si rifiutano di obbedire agli ordini impartiti dal comandante, una battaglia può considerarsi persa. Nell’esercito, l’ubbidienza è un requisito necessario per ottenere la vittoria.

Ora, fratelli, ubbidienza significa rispondere alla chiamata del Signore. Gesù vuole che parliamo di Lui alla gente perché desidera la loro salvezza; Egli vuole poterli scrivere nel libro della vita. Vuole però la nostra collaborazione: Egli non agirà personalmente ma in noi e tramite noi.

Concludo con l’affermazione fatta dall’apostolo Paolo quando scriveva alla chiesa di Efeso: ‘Perché non mi sono tirato indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio. Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che Egli ha acquistata con il proprio sangue’ (Atti 20:27-28).

Pertanto, fratelli, dedichiamoci fino in fondo alla diffusione dell’Evangelo di Gesù Cristo ed il Signore ci farà vedere la Sua raccolta. Con l’aiuto di Dio, vogliamo rispondere come Isaia: ‘Eccomi, Signore, manda me!’ (Isaia 6:8).

Dio vi benedica.

Past. Samuele Pellerito