‘Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato’ (Romani 10:9).

Gesù diede questo incarico ai Suoi: ‘Andate dunque, ammaestrate (cioè evangelizzate) tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte quante le cose che vi ho comandate’ (Matteo 28:19-20).

Queste parole definite ‘Il Grande Mandato’, Gesù non le rivolse agli apostoli, ma a tutti i suoi discepoli. Fintanto che ci saranno persone nel mondo da evangelizzare, queste parole resteranno pienamente valide ed attuali. Non essendo mai stato abolito, il Grande Mandato è tuttora in vigore! Il Grande Mandato richiede obbedienza. Applicando le parole di Cristo a noi stessi ci sentiremo in dovere di annunciare l’Evangelo agli altri. L’eterno vangelo, ossia la Buona Notizia, è quella che ‘Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori’ (1 Timoteo 1:15), e che ‘Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato’ (Romani 10:13). Non possiamo tenere per noi una notizia del genere! Insieme siamo chiamati ad annunciare l’Evangelo, lavorando insieme come una squadra.

In una buona squadra di calcio, ogni giocatore sa bene che non può vincere da solo ma deve collaborare in un gioco di squadra per raggiungere l’obiettivo comune. Ognuno fa la sua parte e tutti dipendono direttamente dal sostegno offerto dagli altri. L’evangelizzazione richiede infatti un lavoro di squadra: nessuno può farcela da solo! Dio si compiace di usare “una squadra” per edificare la Sua chiesa.

L’apostolo Paolo parla di un insieme di ‘collaboratori di Dio’ (2 Corinzi 6:1). La chiesa cresce evangelizzando. In particolari periodi della storia gli sforzi evangelistici si sono allentati fin quasi a fermarsi. In altri periodi, lo Spirito Santo ha suscitato grandi risvegli spirituali al punto che moltitudini di persone hanno accettato Gesù e la loro vita è stata cambiata. L

’opera della chiesa delle origini ci spinge ad annunciare l’Evangelo agli altri. Nel libro degli Atti leggiamo che nel momento in cui s’infuriò la più grande persecuzione nella chiesa, i credenti furono dispersi per tutta la Giudea e la Samaria: essi ‘se ne andarono di luogo in luogo, annunziando la Parola’ (Atti 8:4). Un’altra persecuzione, connessa con il martirio di Stefano, disperse i credenti fino alla Fenicia, Cipro e ad Antiochia di Siria, e i credenti cominciarono a testimoniare ai Gentili ‘annunziando il Signore Gesù’ (Atti 11:20). Costoro erano semplici credenti, gente comune, lavoratori e commercianti che testimoniavano di Cristo il Salvatore con semplicità, e la Bibbia dice che ‘la mano del Signore era con loro; e gran numero di gente, avendo creduto, si converti al Signore’ (Atti 11:21).

Oggi abbiamo bisogno di tornare ai loro metodi che possono essere sintetizzati in due parole: Chiunque-Dovunque! L’effettiva crescita della Chiesa, sia nel periodo degli Atti che nella nostra generazione, viene dall’evangelizzazione.

Ogni sforzo evangelistico di una chiesa richiede, in un modo o nell’altro il contributo di ogni credente che la compone. Ogni iniziativa evangelistica necessita del contributo dei credenti in varie ed importanti forme, come ad esempio:

La preghiera: Le conversioni sono operate dallo Spirito Santo che agisce nelle persone. Il servizio della preghiera è sempre di fondamentale importanza.

La presenza personale: Anche la sola presenza ad un incontro evangelistico dimostra l’interesse per questa attività ed è d’incoraggiamento per coloro che sono coinvolti con il programma.

Ogni credente, dunque, deve fare la propria parte nell’opera di evangelizzazione. Una chiesa in buona salute, cioè in crescita, ha bisogno di due tipi di operai: un tipo è costituito dai volontari che collaborano alla vita e alle attività interne della chiesa locale, un altro tipo invece è proiettato verso l’esterno, andando a parlare del Signore per le strade e occupandosi della distribuzione di opuscoli cristiani.

Come pastore sono grato al Signore per tutti credenti ai quali Egli ha messo nel cuore la passione per le anime. Certo, in tutto c’è un prezzo da pagare! Ma c’è anche una ricompensa. L’apostolo Paolo afferma in 1 Corinzi 15:58: ‘Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore’.

Coraggio, impegniamoci insieme per annunciare l’evangelo, perché insieme raccoglieremo la ricompensa che Dio ha preparato. ‘Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica’ (Ecclesiaste 4:9).

Il Signore vi benedica.

Past. Samuele Pellerito