“Allora Samuele prese una pietra la eresse tra Mitspah e Scen e la chiamò Eben-Ezer dicendo: ‘Fin qui l’Eterno ci ha soccorso’”

(1 Samuele 7:12).

Siamo entrati nel mese di Dicembre, apprestandoci a lasciare alle nostre spalle un altro anno, e lo vogliamo fare con una bella ed incoraggiante affermazione: “L’Eterno ci ha soccorso!”

Uno dei problemi più grandi che abbiamo è che spesso ci lasciamo prendere dalle prove e non guardiamo a Dio. Abbiamo bisogno di ricordare la cura che ricevuta da Dio, la Sua sovranità ed il Suo cuore. Abbiamo bisogno di ricordare ciò che Dio ha fatto per noi nel passato. Questo ci aiuta ad avere fede anche quando ci troviamo ad affrontare le svariate prove che si presentano davanti a noi.

Samuele cercò di aiutare i figli di Israele ricordando loro la grande vittoria che Dio gli aveva dato. È molto importante che stabiliamo dei modi per ricordare come il Signore ci ha soccorso.

Per natura, abbiamo la tendenza a non pensare alle cose passate, ma piuttosto a focalizzare la nostra mente sulle circostanze che ci circondano nel momento presente. Nonostante la cura perfetta di Dio, che giorno dopo giorno ed anno dopo anno riceviamo, nonostante la Sua fedeltà, nonostante la Sua presenza, nonostante la Sua potenza che Egli ha manifestato volta dopo volta nel curarci, molto spesso i nostri pensieri vengono totalmente presi dalle prove che abbiamo adesso davanti a noi. Questo ci rovina! Ci rovina, perché diventa quasi inevitabile che la nostra fede venga meno, diventando agitati o scoraggiati.

Samuele eresse una vera pietra, qualcosa di concreto che il popolo d’Israele avrebbe potuto vedere ogni volta che avesse percorso quella strada. Per noi, certamente erigere una pietra nel giardino non è tanto pratico. Però, ci sono tanti altri modi che possono aiutarci a ricordare in modo attivo il cuore di Dio negli anni passati.

Abbiamo la tendenza a dimenticare le cose importanti, e a focalizzarci sulle cose del momento. Questa è una tendenza umana, ed è importante per noi riconoscerla anche nella nostra vita.

Quando manteniamo dei ricordi che ci aiutano a pensare alla cura di Dio nel passato, questo aumenta moltissimo la nostra fede in Dio per le prove che ci troviamo ad affrontare tutti i giorni. La Bibbia ci consiglia ripetutamente di ricordare le opere passate di Dio.

Per esempio: “Ricordate le meraviglie che Egli ha fatto, i Suoi miracoli e i giudizi della Sua bocca” (Salmo 105:5). “Ricordate le cose passate di molto tempo fa, perché Io sono Dio e non c’è alcun’altro; sono Dio e nessuno è simile a Me” (Isaia 46:9). E ancora: “Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei Suoi benefici” (Salmo 103:2). Dio esortava il Suo popolo a ricordare i benefici passati del Signore, e le opere che Egli aveva fatto per loro.

A noi serve esattamente la stessa cosa. L’unico modo per avere una fede che si fortifica è ripassare nella nostra mente ciò che Dio ha già fatto per noi nel passato.

Vogliamo concludere questo anno affermando, come disse Samuele al popolo: “FINO A QUA L’ETERNO CI HA SOCCORSO!” Fino a questo punto il Signore ci ha curato. Fino a questo punto il Signore è stato fedele nella nostra vita. Fino a questo punto ci ha sostenuto, ci ha guidato, ed è stato sempre con noi.

Abbiamo diverse “Eben-Ezer” nelle nostre vite. Non si tratta necessariamente di colonne fatte di pietra, ma possono essere altri modi che noi usiamo per ricordare giorno per giorno la cura e la fedeltà di Dio.

Grazie a Dio, abbiamo molte cose da ricordare, diverse sono state le prove che abbiamo dovuto affrontare ma Dio è stato sempre fedele. Ricordiamoci della cura di Dio, e camminiamo per fede in ciò che Dio permetterà nella nostra vita.

Dio ci benedica!

Pastore Samuele Pellerito