‘Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata’

Luca 1:6-7

Per Zaccaria ed Elisabetta, umanamente parlando, era impossibile avere figli: Elisabetta era sterile, ed entrambi erano vecchi.
La loro condizione era difficile da capire, perché si riteneva che Dio avrebbe benedetto tutti i Suoi servi fedeli dando loro dei bambini. Questo significava, per la mentalità di allora, che Dio li aveva privati della Sua benedizione, e perciò era una cosa vergognosa non avere figli. Ma loro erano fedeli!
L’accenno al fatto che erano entrambi in età avanzata mostra che avere figli era impossibile per loro; ma mette in risalto anche la potenza e la grazia di Dio che si manifestò verso di loro. Infatti, fu per la potenza e la grazia di Dio che ebbero un figlio: Giovanni (Battista).
Luca, affermando che essi erano vecchi ed Elisabetta sterile, vuole sottolineare ed indicare che dobbiamo aspettarci grandi cose dalla mano di Dio, come il dare un figlio ad una donna sterile e ad una coppia in età avanzata! Un nuovo grande periodo inizia, per la grazia di Dio, in questa coppia fedele e attraverso di loro con il figlio Giovanni, l’araldo del Messia!
I giusti non sono esenti dalle prove, dalle afflizioni, dalle sofferenze: ‘Molte sono le afflizioni del giusto; ma il Signore lo libera da tutte’ (Salmo 34:19). Se guardiamo per esempio la vita di Paolo, vedremo che ha patito molte afflizioni, così come descritto nelle lettere ai Corinzi: ‘Nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nell’umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!’ (2 Corinzi 6:5-10).
A volte Dio permette la sofferenza per disciplinarci, ma non è così nel caso delle vite di Zaccaria ed Elisabetta. Dio aveva qualcosa di speciale, Egli stava preparando qualcosa di grande: da loro sarebbe uscito l’araldo del Signore!
Quando siamo provati, ricordiamoci che Dio ha dei progetti, possiamo essere Suoi strumenti per realizzarli al momento giusto, di sicuro ha in serbo per noi benedizioni come la maturità spirituale: ‘Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il Suo disegno. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio Suo, affinché Egli sia il primogenito tra molti fratelli’ (Romani 8:28-29).
Nonostante la prova, man mano che gli anni avanzavano, la loro speranza di avere figli diminuiva e la vergogna di non avere figli si faceva sempre più pesante: ‘Dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: «Ecco quanto ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui mi ha rivolto il Suo sguardo per cancellare la mia vergogna in mezzo agli uomini»’ (Luca 1:24-25). Zaccaria ed Elisabetta rimasero fedeli al Signore!
Non si lamentarono, non mormorarono contro Dio, non Lo abbandonarono, ma sono rimasti fedeli a Dio. Così anche noi sotto la pressione delle prove dobbiamo rimanere fedeli e giusti al Signore!
Dio è fedele!

Dio Vi benedica!

Pastore Samuele Pellerito