“Spera nel Signore! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi; sì, spera nel Signore!”

Salmo 27:4

“Il Signore è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio.”

Salmo 18:2

L’apostolo Paolo non fornisce particolari sulle afflizioni da lui patite in Asia. Da quanto emerge dalle sue affermazioni, forse comprendevano una grave malattia, o addirittura complotti contro la sua vita: ‘Spesso sono stato in pericolo di morte. Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini. Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli; in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità. Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese. Chi è debole senza che io mi senta debole con lui? Chi è scandalizzato senza che io frema per lui?’ (2 Corinzi 11:23-29).
Dio aveva compiuto un’opera meravigliosa in tutta quella provincia attraverso il ministerio dell’apostolo Paolo. Tutti avevano ricevuto l’annuncio dell’Evangelo e avevano visto Dio potentemente all’opera con grandi miracoli. Tuttavia, quando Dio si usa grandemente di una persona, Satana attacca quella persona e la sua opera… Grandi opportunità e ‘molti avversari’ vanno a braccetto. La sofferenza dell’apostolo Paolo era stata solitamente più fisica. Nel corso del suo ministerio aveva sopportato prigionìa, battiture, lapidazioni e naufragi con coraggio e perfino con allegria. Ora sembra quasi sopraffatto dal pericolo costante e dalla preoccupazione per le chiese. L’apostolo Paolo era preso da ogni lato, ecco perché scrive: ‘… combattimenti di fuori e timori di dentro’ (2 Corinzi 7:5). Lui e i suoi compagni avevano già pronunciato la propria condanna di morte. Il lavoro dell’apostolo Paolo era stato vano? Valeva la pena davvero di soffrire così tanto? Ti sei mai sentito così? La sofferenza fisica, i continui conflitti e il pericolo ci toccano emotivamente e spiritualmente. Queste cose o spingono il credente a sentirsi amareggiato e risentito verso Dio, oppure lo spingono più vicino a Dio.
Come dunque dobbiamo agire quando siamo ‘molto provati, oltre le nostre forze’, quando tutto il sostegno umano viene meno? Nel Salmo 42 troviamo la risposta. Il salmista afferma: ‘L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio?’ (Salmo 42:2). Egli richiama all’ordine la sua anima e le ordina: ‘Spera in Dio’ (Salmo 42:5).
L’apostolo Paolo ha agito allo stesso modo. Sapere che altri pregavano per lui era un conforto per Paolo. La sua profonda fiducia ‘in Dio che risuscita i morti’ gli recò conforto e liberazione. ‘Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti. Egli ci ha liberati e ci libererà da un così gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà ancora. Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il beneficio che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone, siano rese grazie da molti per noi’ (2 Corinzi 1:9-11).
In genere Dio ci aiuta a risolvere i nostri problemi e a superare le difficoltà attraverso il buonsenso, il coraggio, la consulenza, l’aiuto e le preghiere dei fratelli e delle sorelle in Cristo. Talvolta, però, tutto e tutti falliscono perché vengono momenti in cui dobbiamo imparare a dipendere totalmente da Dio. Le promesse di Dio e la Sua presenza sono la principale fonte di consolazione e di forza per i credenti. Il Signore ci promette: ‘Io non ti lascerò e non ti abbandonerò’ (Ebrei 13:5). Potremo mai apprezzare appieno il significato del termine ‘Emmanuel’ – Dio con noi? Lo Spirito Santo fu con l’apostolo Paolo quando i suoi nemici lo accusarono. Dio opera ancora oggi! Egli opera secondo il Suo piano eterno: ‘Secondo il disegno eterno che Egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesù’ (Efesini 3:11), e opera secondo i nostri bisogni e nella misura in cui Lo invochiamo e ci fidiamo di Lui. Uno dei grandi miracoli della fede in Cristo è che Dio risponde al nostro grido e ci dà nuove forze quando siamo ‘provati, oltre le nostre forze’. La presenza di Dio trasforma e libera. Concludo nello stesso modo in cui il salmista incoraggiava se stesso: ‘Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché Lo celebrerò ancora; Egli è il mio salvatore e il mio Dio’ (Salmo 42:5).
Coraggio, SPERA NEL SIGNORE!
Dio vi benedica!

Pastore Samuele Pellerito